Esami di maturità 2025 da oggi per 44.420 studenti siciliani

Oggi il via con la prova di italiano che interesserà 3.722 in provincia di Agrigento
In Sicilia sono 44.420 i giovani di licei, istituti tecnici e professionali e di scuole paritarie impegnati con gli esami di Stato, di cui 3.722 in provincia di Agrigento. Le commissioni d’esame anche quest’anno sono miste, vale a dire formate da tre membri interni e tre esterni come il presidente, e generalmente ogni commissione esamina due classi. Oggi la prima prova, quella d’italiano, che viene decisa dal ministero, è uguale per tutti gli istituti. Sei le ore a disposizione degli studenti per una prova che consiste nella redazione di un elaborato con differenti tipologie testuali in ambito artistico, letterario, scientifico, storico, sociale, economico e tecnologico. Come ogni anno, alla vigilia della prova scatta il toto – tracce. Tra ricorrenze e anniversari, gli studenti scommettono sugli 80 anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, a cui si legano diversi altri spunti, a cominciare dai conflitti in atto ma anche l’attesa e contestualmente assai scontata Intelligenza Artificiale, ed ancora la violenza di genere, sulla scorta degli ultimi drammatici fatti che hanno visto ancora una volta giovani donne vittime di femminicidi. Restando sempre in tema di attualità, resta viva l’ipotesi di una traccia sulla Chiesa in virtù dell’anno giubilare ma soprattutto dell’avvicendamento avvenuto sul soglio pontificio. Il giorno successivo, giovedì 19 giugno, toccherà al secondo scritto che interesserà la materia d’indirizzo. Queste discipline sono già note ai ragazzi, essendo state scelte a fine gennaio: al liceo classico è tornato il latino; al liceo scientifico confermata la matematica. Gli studenti del linguistico se la vedranno con lingua straniera. Negli istituti tecnici si affronterà economia aziendale nell’indirizzo “Amministrazione, Finanza e Marketing”. La novità di quest’anno, oltre all’alternanza scuola-lavoro (Pcto) che è tornata requisito d’ammissione, riguarda il voto in condotta, per effetto delle innovazioni volute dalla legge 150/2024. Se la valutazione del comportamento è pari a sei decimi, in sede di colloquio orale il candidato dovrà discutere un elaborato critico, definito dal consiglio di classe, in materia di cittadinanza attiva e solidale fondata sul rispetto dei principi costituzionali. Il voto in comportamento incide anche sui crediti per l’ammissione all’esame di Stato.