VICOLO FRANCIPANI, SUCCURSALE DEL TERZO MONDO
Nel cuore del centro storico, non è stato riqualificato pur essendo inserito nel progetto. Degrado, sporcizia, scarsa illuminazione. C’è un bel B&B e la sede del giudice di pace
Vi sono circostanze nella nostra città per le quali è davvero difficile trovare una motivazione per lo stato di degrado in cui si trovano. Eppure, il vicolo Francipani, a cui dedichiamo il nostro articolo dopo quello che ha acceso i riflettori su via Garibaldi (macchie di percolato lasciate da un autocompattatore desueto) trovando soluzione. Il vicolo Francipani è nel cuore del centro storico, è parallela alla via Garibaldi e chiude il cerchio di collegamento tra via Cappellino, via Garibaldi e conduce anche nella sede del giudice di pace.
Anni fa è stato riqualificato il centro storico, con la ripavimentazione della chiazza, via Roma, via Garibaldi, via Cappellino, via Venezia, Vicolo Samaritano e Sciortino. Un lungo rettangolo che ha escluso, incredibilmente, il vicolo Francipani. La riqualificazione del vicolo in questione era incluso nel progetto di riqualificazione, ma paradossalmente è rimasto “out”.
Quel vicolo è l’emblema della favola di Cenerentola. Solo cha a distanza di anni non è arrivato ancora il principe per donarle splendore. Il vicolo è il paradosso di due facce. Di chi ha investito e di chi non se ne cura (questa faccia appartiene alle varie amministrazioni che si sono succedute da Cucchiara in poi).
Parliamo, prima, della faccia positiva . Una signora ha investito ristrutturando e destinando un antico immobile, all’interno di un cortile del vicolo Francipani, a struttura ricettiva B&B. E’ venuto fuori una bella struttura, architettonicamente ben restaurata nel rispetto del contesto storico esistente all’interno del cortile. La signora, ovviamente, paga le tasse, paga anche l’imposta di soggiorno, quest’ultima destinata alle migliorie di servizi destinati al turismo.
Il vicolo Francipani conduce anche nella sede del giudice di pace. Lasciamo immaginare a voi, cari lettori, cosa hanno da vedere, come esempi di degrado, quanti vanno nella sede giudiziaria del vicolo.
Passiamo, ora, alla faccia negativa , quella nei confronti della quale la nostra città rimane vittima. Rimane vittima di situazioni che, invece, nella normalità sono facilmente risolvibili.
Cominciamo con la pavimentazione “mancata”. Il vicolo Francipani era incluso nel progetto di riqualificazione. Ma è stato “dimenticato”. Scusa ufficiale, sono finiti i soldi. E’ poco agevole pensare come mai un vicolo che è incluso nella riqualificazione rimane “escluso” perché soldi non bastavano più. Nel vicolo insiste un immobile pericolante, puntellato alla carlona. Eppure, nessuna amministrazione fino ad oggi è riuscita a imporre al proprietario la messa in sicurezza. Nei paesi europei si usa che se non interviene il proprietario a pensarci è il Comune iscrivendo i costi a ruolo a carico dell’inadempiente.
Nel vicolo, dove c’è la galleria che fa angolo con la sede giudiziaria, vi sono due vecchi cassonetti puzzolenti e sporchi. Quasi sempre sono colmi di spazzatura attirando topi. Da non dimenticare che nel vicolo passano persone, residenti e turisti. Da non dimenticare che nel vicolo si svolte un’attività turistica-ricettiva. Quei cassonetti vanno subito rimossi e nella zona esteso il porta e porta.
Essendo la parte della breve “galleria” al buio, è oggetto di incivili che urinano indisturbati. Il vicolo, dunque, vive una situazione di degrado e forte disagio. Una situazione che se non è accettabile per le zone periferiche, è assolutamente insopportabile si verifichi nel cuore del centro storico. E’ terminata in questi giorni una raccolta di firme. L’ennesima, in verità.
In questa città vige il malcostume che le istanze dei cittadini abbiamo poca considerazione. Ma stavolta c’è anche il supporto del giudice di pace. Non servono “montagne di soldi”, serve soprattutto buona volontà. I vicoli e i cortili sono diventati mete dei turisti in cerca di questi ambienti che difficilmente trovano in altgre realtà. Noi deteniamo un tesoro inestimabile.
Articoli come questo di oggi non dovrebbero essere scritti,ma solo perché in una visione “europea” del rispetto del decoro urbano fatti del genere non dovrebbero verificarsi.
Fin troppo spesso non sembriamo europei, ma “quarto” mondo, quello più arretrato del terzo.
(Nelle foto, il degrado del vicolo Francipani. Ma anche una bella realtà: il B&B di una signora che ha investito credendo nello sviluppo turistico della città, specie in pieno centro storico)