Troppe morti sul lavoro in Sicilia: l’allarme dei sindacati

Cgil, Cisl e Uil: «Non accettiamo più questa strage silenziosa»
Non si ferma la lunga scia di sangue che continua a bagnare i luoghi di lavoro in Sicilia. La Sicilia è una delle regioni italiane con il più alto tasso di morti sul lavoro. A lanciare l’ennesimo grido d’allarme sono i segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil Sicilia, che denunciano una situazione ormai insostenibile e chiedono con forza interventi concreti.
Alfio Mannino (Cgil), Leonardo La Piana (Cisl) e Luisella Lionti (Uil), insieme ai rispettivi segretari confederali, parlano chiaro: «Un altro lavoratore non tornerà a casa. Da troppo tempo denunciamo condizioni di lavoro scadenti, spesso al limite del disumano. Non possiamo più accettarlo».
I sindacati puntano il dito contro quelle aziende che mettono il profitto davanti a tutto, anche alla sicurezza e alla salute dei lavoratori. Secondo i dati emersi dalle ispezioni nei cantieri e nei luoghi di lavoro, oltre il 70% delle aziende controllate presenta irregolarità gravi. Le violazioni riguardano sorveglianza sanitaria assente, mancanza di formazione, rischi elettrici, cadute dall’alto, uso scorretto di macchinari: tutto ciò che dovrebbe essere prevenuto, è invece spesso ignorato.