TERME SCIACCA ED ACIREALE: I BILANCI A CONFRONTO

Mentre continua il silenzio sulla questione termale – registriamo una presa di posizione di Sciacca al Centro- il nostro giornale seguita a sensibilizzare l’opinione pubblica, politica e sindacale

La disponibilità (a pagamento), dal Registro delle Imprese, dei bilanci delle società di gestione Terme di Acireale SpA e Terme di Sciacca SpA, entrambe in liquidazione, tutte e due in liquidazione, permette di effettuare qualche comparazione. Il grafico che segue,  elaborato dal Forum sulle terme di Acireale ( www.termediacireale.it ) – con il quale il Corriere di Sciacca collabora- mette a confronto l’andamento, nel quinquennio 2006-2010, dei risultati d’esercizio nelle due società. Insieme, le due società hanno accumulato perdite complessive per € 13.708.907

 

                        2006              2007                  2008                   2009                 2010                       

SCIACCA      – € 475.739   -€ 372.872   – €  883.151   – € 3.256.388   – € 2.237.216

 ACIREALE   – € 272.218   – €  41.832   – € 1.259.597  – € 2.577.834  – € 2.331.060

Va subito chiarito che le perdite della Terme di Sciacca Spa, relative al 2009 e 2010, sono aumentate sensibilmente perchè nei precedenti bilanci (gestione vecchio Consiglio di Amministrazione) non erano state inserite voci di spesa assai corpose, come quelle del personale in comando. Ma anche altri costi. Un rapporto voluto dall’Amministratore Unico Carlo Turriciano, appena insediatosi, descrive una situazione assai diversa da quella riportata nei bilanci fino al 2008. Un rapporto supportato dal lavoro dei revisori dei conti e inviato alla Presidenza della Regione siciliana e alla Corte dei Conti, oltre che alla Procura della Repubblica di Sciacca.

Oggi, i consiglieri comunali di Sciacca al Centro, Fabrizio Di Paola e Ignazio Bivona, hanno diramato una nota spezzando il silenzio sulla vicenda termale. Auspichiamo che sia l’inizio di una serie di interventi mirati a scuotere la coscienza saccense sull’inestimabile risorsa termale. Ma soprattutto che la città sia coinvolta nelle scelte che interessano il suo futuro.

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