TERME, M5S: “UNA FARSA POLITICA E IL SINDACO SI DIA UNA MOSSA”

Anche il M5S ritorna sul campo di battaglia delle terme. Oggi i pentastellati pubblicano il contenuto di una riunione svoltasi a Palermo il 13 dicembre, cosa della quale, in verità, noi del Corrieredisciacca avevamo scritto qualche giorno fa riportando il contenuto. Una riunione, con verbale, nella quale il Comune di Sciacca si era impegnato a svolgere le attività necessarie per la redazione e la verifica dello stato di conservazione e manutenzione degli immobili appartenenti al patrimonio termale, sotto la supervisione della Regione Siciliana. In buona sostanza il verbale di consistenza, operazione che richiede tempo in quanto complessa.

“Non è pertanto la Regione a perdere tempo prezioso ma il Comune di Sciacca, e mentre lo fa invoca pure l’intervento della Regione”, scrivono i pentastellati che ricordano  che il “contratto di concessione stipulato il 25 ottobre 2017 tra Regione Siciliana e Comune di Sciacca obbliga le parti soltanto dopo che il verbale di consistenza sarà approvato e reso esecutivo a norma di legge, previa acquisizione in consistenza dei beni, oggetto dell’accordo. Tutto ciò non è ancora avvenuto”.

Il deputato regionale Matteo Mangiacavallo, che aveva già indirizzato una nota al Dipartimento competente, ha incontrato l’assessore all’Economia, Gaetano Armao, Armao, cui ha chiesto verbalmente di “accelerare il processo per il trasferimento anche dei beni siti sul monte San Calogero, ottenendo rassicurazioni sulla disponibilità degli Uffici regionali a seguire il Comune di Sciacca anche nella stesura del bando di affidamento”.

Il M5S fa sapere che “si dissocia da chi, come fa la CGIL, vorrebbe tornare indietro e vorrebbe restituire finanche la gestione del bando alla Regione Siciliana, che in questi anni ha mostrato totale disinteresse verso un bene così prezioso come le Terme di Sciacca”. Per i grillini, sarebbe “come certificare l’incapacità di questo sindaco e della sua amministrazione. Il M5S vuole le Terme riaperte e vuole che il Comune di Sciacca abbia un ruolo di primo piano”.

“Ma si dia una mossa e faccia le cose in fretta”, rimarcano come il “PD, che oggi invoca la Regione, chieda scusa per quella festa elettorale di 6 mesi fa che oggi risuona come una beffa, che va oltre il danno delle Terme chiuse da ormai tre anni”.