TAR CONFERMA MEDICO PIETRO GAMBINO RESPONSABILE U.O CARDIOLOGIA

Il Tar con propria ordinanza ha confermato il medico riberese Pietro Gambino nell’incarico di direttore dell’Unità Operativa Complessa di Cardiologia del Presidio Ospedaliero San Giovanni di Dio di Agrigento, nelle more del giudizio di appello promosso dall’Asp di Agrigento innanzi la Corte di Appello di Palermo per la riforma della sentenza del Giudice del lavoro di Sciacca. Il dottore Gambino, già Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Cardiologia del Presidio Ospedaliero di Ribera, soppressa con decreto assessoriale  del 2010, aveva proposto un ricorso davanti al Giudice del lavoro di Sciacca per il riconoscimento del diritto alla ricollocazione nel posto di Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Cardiologia presso il Presidio Ospedaliero San Giovanni di Dio di Agrrigento ed il Giudice del Lavoro di Sciacca, Antonino Cucinella, aveva accolto il ricorso dichiarando il diritto del medico alla ricollocazione richiesta. Pertanto il Commissario Straordinario dell’Asp di Agrigento, Salvatore Messina aveva dato esecuzione alla sentenza resa dal Giudice del lavoro di Sciacca stipulando con il Gambino un contratto per incarico di durata quinquennale di direttore di struttura complessa di cardiologia del presidio ospedaliero San Giovanni di Dio di Agrigento e sospendendo le operazioni della procedura concorsuale per il conferimento di tale incarico nelle more bandita. Ma un altro Dirigente Medico di primo livello presso l’Unità Operativa Complessa di Cardiologia del Presidio Ospedaliero San Giovanni di Dio di Agrigento, Piero Innocente, che aveva presentato domanda di partecipazione alla procedura concorsuale di cui sopra ha proposto un ricorso davanti al Tar Sicilia per l’annullamento, previa sospensione, della delibera di sospensione della procedura concorsuale , lamentando un grave pregiudizio in termini di progressione di carriera per effetto del mancato possibile conferimento di un ruolo apicale. Si sono costituiti in giudizio per chiedere il rigetto del ricorso, previa reiezione della richiesta di sospensiva, sia il Dottor Pietro Gambino, rappresentato e difeso dagli Avvocati Girolamo Rubino, Martina Tornambè e Gabriele Giglio, sia l’ASP di Agrigento, in persona del Commissario Straordinario Dot.. Salvatore Messina, rappresentato e difeso dall’Avv. Pietro De Luca del Foro di Catania. Il Tar Sicilia Palermo, Sez. 1, Presidente F.F. il Dr. Nicola Maisano, Relatore il Cons. Maria Cappellano, condividendo le tesi difensive prospettate dagli avvocati Rubino, Tornambè, Giglio e De Luca, secondo cui l’Asp di Agrigento con la delibera impugnata ha dato doverosa esecuzione ad una sentenza resa dal Giudice del Lavoro, immediatamente esecutiva, ha respinto la richiesta di sospensiva avanzata dal Dott. Innocente, condannando quest’ultimo anche al pagamento delle spese giudiziali della fase cautelare, liquidate in euro 500 in favore di ciascuna parte costituita, oltre Iva e cassa di previdenza forense.

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