SVERSAMENTI “ANOMALI” NEL TORRENTE FOCE DI MEZZO: INTERROGAZIONE DEL PD

Interrogazione all’Amministrazione comunale da parte del gruppo consiliare del Pd sugli sversamenti “anomali” che si registrano nel torrente Foce di Mezzo.

Il gruppo consiliare del Pd vuole sapere “per quale motivo, nonostante le dichiarazioni esternate in Consiglio Comunale dallo stesso  Sindaco e dal Dirigente competente, ha continuato a persistere nelle zone di mare indicate nell’ordinanza sindacale del 2 settembre 2014 (e, in particolare, nella C.da Foggia) il divieto di balneazione”.

Inoltre con l’interrogazione, il Gruppo Consiliare del Partito Democratico chiede di conoscere “quali iniziative intendono intraprendere l’Amministrazione e gli uffici comunali nei confronti della Gigenti Acque , attuale gestore dell’impianto di depurazione, e/o dei soggetti responsabili al fine di addivenire alla soluzione del problema in questione, alla revoca del divieto di balneazione che ancora ad oggi persiste in alcuni tratti di mare e di costa ricadenti nel territorio di Sciacca e al risarcimento di eventuali danni subiti”.

Con ordinanza n. 44 del 02.09.2014 il Sindaco aveva l’istituzione in via cautelativa, a salvaguardia della salute pubblica, del divieto temporaneo di balneazione in alcuni tratti di mare e di costa ricadenti nel territorio di Sciacca in ossequio a quanto disposto nella nota del 01.09.2014 emessa dal Dipartimento di Prevenzione Laboratorio di Sanità Pubblica – Asp 1 di Agrigento a seguito di un anomalo sversamento nel torrente Foce di Mezzo.

In occasione del Consiglio Comunale del 18.09.2014 il Sindaco ed il Responsabile del Settore, rappresentavano ai consiglieri comunali e alla cittadinanza che il cattivo funzionamento del depuratore era stato determinato da un guasto agli sfioratori posti a 200 metri a monte dell’impianto e da un problema di natura elettrica che di fatto aveva determinato la temporanea sospensione dell’energia presso l’impianto di depurazione.

I consiglieri del Pd scrivono nell’interrogazione che “il gestore aveva già provveduto a risolvere la causa del cattivo funzionamento del depuratore e, nel contempo, rassicuravano il Consiglio Comunale e la cittadinanza sul corretto funzionamento dell’impianto di depurazione”.

“Nonostante quanto rappresentato dal Sindaco e dal Responsabile del Settore in occasione Consiglio Comunale del 18.09.2014 in alcuni tratti di mare e di costa ricadenti nel territorio di Sciacca (ed, in particolare, nella C.da Foggia) ha continuato a persistere il divieto di balneazione e che la permanenza di tale divieto, alla luce di quanto rappresentato dai predetti soggetti in Consiglio Comunale, non appariva giustificato”, continua il gruppo Pd.

Lo scorso 18 maggio, nel torrente Foce di Mezzo si è verificato un ulteriore sversamento anomalo tanto che il personale in servizio presso la Capitaneria di Porto ha già effettuato alcuni ulteriori prelievi di campioni di acqua dal citato torrente.

 

Per il gruppo consiliare Pd, “lo sversamento anomalo potrebbe determinare un grave danno ambientale e che l’ingiustificata permanenza del divieto di balneazione potrebbe comportare un grave danno di natura economica per coloro che all’interno di tali zone balneari esercitano attività commerciali”, e dunque appare opportuno “attivarsi per l’immediata soluzione del problema e per la revoca del divieto in questione anche in considerazione dell’oramai imminente avvio della stagione estiva”.

 

 

 

Interrogazione all’Amministrazione comunale da parte del gruppo consiliare del Pd sugli sversamenti “anomali” che si registrano nel torrente Foce di Mezzo.

Il gruppo consiliare del Pd vuole sapere “per quale motivo, nonostante le dichiarazioni esternate in Consiglio Comunale dallo stesso  Sindaco e dal Dirigente competente, ha continuato a persistere nelle zone di mare indicate nell’ordinanza sindacale del 2 settembre 2014 (e, in particolare, nella C.da Foggia) il divieto di balneazione”.

Inoltre con l’interrogazione, il Gruppo Consiliare del Partito Democratico chiede di conoscere “quali iniziative intendono intraprendere l’Amministrazione e gli uffici comunali nei confronti della Gigenti Acque , attuale gestore dell’impianto di depurazione, e/o dei soggetti responsabili al fine di addivenire alla soluzione del problema in questione, alla revoca del divieto di balneazione che ancora ad oggi persiste in alcuni tratti di mare e di costa ricadenti nel territorio di Sciacca e al risarcimento di eventuali danni subiti”.

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