STEFANO SCADUTO CHIEDE REVOCA TICKET A CARNEVALE. “E’ ILLEGITTIMO”

Mentre in città non si parla d’altro che del caso ticket a carnevale, sul capo della popolare festa saccense arriva la denuncia del Centro Studi De Gasperi che ritiene illegittima l’istituzione di un ingresso a pagamento.

Per Stefano Scaduto, il Comune di Sciacca ha introdotto il ticket d’ingresso alla manifestazione non per sgravare realmente le casse comunali, ma solo per fare un gran bel regalo al gestore privato, in quanto dell’incasso netto derivante dai ticket solo il 22 per cento andrà all’ente che pure continua a sostenere un costo di circa 200 mila euro.

Scaduto solleva inoltre anche la questione di una presunta irregolarità dal punto di vista giuridico legale della procedura seguita per stabilire il ticket e chiede la revoca del ticket sia per ragioni politiche sia per ragioni di palese illegittimità amministrativa. L’iniziativa del Centro Studi potrebbe sfociare anche in un ricorso al Tar. Il Comune in effetti deve sostenere costi che sono quantificati con certezza in euro 194.000,00, di cui 150.000,00 per i premi dei carri allegorici, euro 28.870,00 di supporto economico al gestore privato, euro 16.000,00 di diritti ed oneri Siae. Inoltre, fornirà il palco del Carnevale, sosterrà gli oneri per i servizi logistici, per i bagni chimici, per lo smaltimento dei rifiuti, le spese del personale per la viabilità (straordinari della polizia municipale). “Sono costi quindi superiori ai già stimati 194.000,00 – dice Scaduto – e certamente non ripagabili con il misero 22 per cento sull’incasso dei tickets.

Chiede la revoca del ticket che a suo dire non mira a sgravare le spese comunali ma ad arricchire un privato gestore.