STAZZONE, UN’ALTRA ESTATE TRA DEGRADO E RETI DI RECINZIONI

Il quartiere balneare in stato di abbandono in attesa della riqualificazione

Un’altra estate tra reti di recinzione e precarietà. Un’altra estate di attesa per lo storico quartiere balneare Stazzone, l’area cittadina più vicina al mare che da anni viene trascurata nonostante abbia tutte le caratteristiche per diventare meta turistica di grande pregio.

Nel quartiere Stazzone i locali pubblici spuntano come fungi, il porticciolo turistico è stato potenziato, i bed and breakfast sono presi d’assalto, mentre le vecchie case poste a pochi metri dalla spiaggia sono state nel frattempo ristrutturate e trasformate in alloggi meta di turisti. Ma tutto ciò nel più assoluto degrado, con le mareggiate che continuano ad erodere non solo la spiaggia, ma anche il muro posto a protezione della strada. Non a caso, da due anni tutto il lungomare è recintato ed il pericolo di ulteriori e gravi movimenti franosi è imminente.

I residenti sono fiduciosi, lo scorso gennaio è arrivata la notizia che il progetto di riqualificazione presentato due anni fa è risultato finanziato. Dopo quell’annuncio si sta procedendo all’apertura delle buste.  Il progetto si chiama “Riqualificazione urbana, miglioramento della qualità della vita e messa in sicurezza del tratto di litorale nella località Stazzone”.

Con una somma pari a 1 milione e 800 mila euro, l’area verrebbe messa prima di tutto in sicurezza, verrà riqualificato il vecchio borgo, rendendolo più vivibile e accogliente. Gli interventi prevedono opere a mare con la realizzazione di un sistema di protezione della costa, la riqualificazione del pontile in cemento, la risistemazione dell’arenile con la realizzazione di una cavea. E poi: la riconfigurazione della pavimentazione della piazza e dei marciapiedi, la ridefinizione degli spazi pedonali, la sostituzione dei pali di illuminazione e tanto altro. Ma i tempi sono ancora lunghi e l’estate 2012 vedrà il quartiere Stazzone ancora una volta simbolo del degrado di una fascia costiera di notevole bellezza, ma simbolo dell’inefficienza dell’amministrazione pubblica. La zona è parecchio frequentata, ma non c’è un lungomare transitabile ed è sempre vivo il pericolo di frane. I turisti-villeggianti si soffermano ammirati sulla splendida veduta e sulle bellezze naturali della località, ma si rammaricano che non si sfrutti tanta bellezza.

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