SOPRINTENDENZA DEL MARE, 10 ANNI DI SUCCESSI

 “La Soprintendenza del Mare guidata da Sebastiano Tusa è, insieme all’Istituto regionale vini e olio della Sicilia, l’esempio di formidabile innovazione al servizio del territorio preso a modello dal Polo Solare della Sicilia”. Lo ha detto il coordinatore del Polo Solare siciliano, Mario Pagliaro, intervenendo oggi all’ex Arsenale della Regia Marina alle celebrazioni dei 10 anni della Soprintendenza del Mare.

Istituita nel 2004 per tutelare e valorizzare il patrimonio storico-artistico subacqueo della Sicilia, la Soprintendenza ha letteralmente fatto scuola nel mondo, con ricerche e scoperte nei mari che vanno dal Nord Africa al Giappone.

“Gli archeologi e i tecnologi della Soprintendenza hanno dato un’immagine nuova e positiva della Sicilia svelandone meglio l’enorme patrimonio storico-artistico e quello culturale”- dice ancora Pagliaro- il cui team al Cnr con gli archeologi della Soprintendenza ha identificato la provenienza spagnola dei lingotti di piombo romani ritrovati nel 2006 nel mare antistante Capo Passero di Siracusa”.

 “Le tecnologie dell’energia solare e della bioeconomia – conclude Pagliaro – servono a valorizzare ulteriormente questo patrimonio, che è fatto anche dei prodotti dell’agricoltura, della pesca, dell’artigianato e dell’industria siciliana, inclusa quella cantieristica”.

Nel 2007, furono i tecnologi della Soprintendenza del Mare a testare con successo per la prima volta in mare- nelle acque di Pantelleria – la nuova vernice antivegetativa interamente ecologica fornitagli dai ricercatori del Polo solare al Cnr. Dalla prossima primavera, la vernice in questione sarà disponibile sul mercato globale delle vernici marine per la protezione delle imbarcazioni.

(Nella foto, Sebastiano Tusa, Soprintendente del Mare della Sicilia, insieme a Rosaria Ciriminna (Cnr), Pietro Selvaggio (SopMare) e Floriana Agneto (SopMare) alla Conferenza internazionale SuNEC 2014)

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