SICULIANA, IL FIGLIO DEL BOSS CARUANA ASSUNTO NELLA VILLA CONFISCATA AL PADRE

Sulla posizione lavorativa del trentaquattrenne Leonardo Caruana, figlio del boss Gerlando della potentissima famiglia mafiosa di Siculiana, i carabinieri hanno già inviato un dossier alla Direzione distrettuale antimafia di Palermo.

Il giovane è stato assunto tre mesi fa dal gruppo di associazioni ambientaliste che ha ottenuto in gestione una lussuosa villa che lo Stato ha confiscato al padre, e da destinare a centro di educazione alla legalità. L’immobile si trova in un luogo incantevole con vista sul mare a due passi della riserva naturale di Torre Salsa.

Confiscata nei primi anni del 2000 era stata consegnata alcuni anni fa al Comune di Siculiana. Grazie a un finanziamento di oltre un milione e mezzo di euro il Consorzio agrigentino per la legalità e lo sviluppo ha gestito la gara che è stata aggiudicata da tre associazioni Wwf Italia, Marevivo e Legambiente Sicilia.

La struttura dovrebbe diventare anche un luogo di riferimento per lo studio delle tartarughe Caretta Caretta. Ma ora tutto l’iter rischia di essere bloccato dalla magistratura, che vuole capire si c’è un interesse della famiglia Caruana alla gestione della villa che una volta era di loro proprietà. Della vicenda è stato anche informato il prefetto di Agrigento, Francesca Ferradino, che ha chiesto chiarimenti e una relazione ai carabinieri.

Diversi componenti della famiglia Caruana, legata ad un altra famiglia mafiosa di Siculiana, i Cuntrera, per anni sono stati considerati i re mondiali del traffico di droga dal Sud America all’Europa.

Intanto, Marevivo e Legambiente prendono le distanze dal Wwf sulla vicenda dell’assunzione di Leonardo Caruana. “Né Marevivo né Legambiente – spiegano Fabio Galluzzo e Mimmo Fontana, presidenti regionali delle due associazioni ambientaliste – a cui è stato affidato dopo apposito bando regionale l’immobile sito in zona di Siculiana Marina, hanno mai assunto il signor Leonardo Caruana”. Fontana e Galluzzo spiegano anche che Leonardo Caruana non è impiegato né è un collaboratore dell’associazione temporanea di scopo tra Legambiente, Marevivo e appunto Wwf chiamata a gestire su incarico del consorzio agrigentino per la legalità il bene confiscato proprio a Gerlando Caruana e dove sarà realizzato un centro per l’educazione alla legalità e all’ambiente.

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