Si dividono strade delle due società che hanno organizzato mostra su Caravaggio. Con Goya solo Mediterranea Arte

Divergenza di natura economica hanno fermato il il rapporto con “Navigare Arte e Cultura” di Totò La Cagnina, società palermitana che si occupa di organizzazione di eventi culturali in tutta Italia.

SCIACCA. Si chiude la mostra su Caravaggio e si apre quella su Goya. Ma questa volta l’organizzazione è affidata da una sola delle due società che avevano proposto il primo evento. Il teatro popolare di Sciacca, per anni simbolo delle inefficienze delle pubbliche amministrazione (nel caso specifico la Regione Siciliana che ne detiene la proprietà) per via dei lunghissimi lavori di realizzazione, vuole continuare ad essere anche punto di riferimento siciliano nel mondo delle esposizioni artistiche. La creazione all’interno della struttura di uno spazio espositivo, ha convinto la locale amministrazione, che ha avuto in affidamento il bene dopo gli ultimi lavori di un anno fa realizzati dalla Regione, a proseguire sulla scia di una serie di eventi collegati all’arte. La mostra “Caravaggio tra l’oscurità e la luce”, aperta nello scorso mese di luglio, si chiuderà il prossimo 14 dicembre e pochi giorni dopo, il 20 dicembre, si aprirà quella dedicata al pittore e incisore spagnolo, dal titolo “Francisco Goya, l’artista della libertà. Tra verità e satira”. Saranno esposti, per la prima volta in Italia, i Caprichos, ottanta incisioni in acquaforte ed acquatinta che il grande pittore rese pubbliche nel 1799. Un patrimonio artistico che sarà visitabile fino al 20 gennaio 2026. La mostra è curata da Mary Scalisi con Alessia Zanella per conto della società “Mediterranea Arte”, in collaborazione con il Comune di Sciacca e la Regione Siciliana. La società organizzatrice sarà da sola: nei mesi scorsi, nel vivo della mostra su Caravaggio, si è infatti interrotto bruscamente il rapporto con “Navigare Arte e Cultura” di Totò La Cagnina, società palermitana che si occupa di organizzazione di eventi culturali in tutta Italia. Divergenze di natura economica avrebbero portato alla decisione di dividere le strade. Il percorso di riservare parte del grande spazio del teatro all’arte, pare sia uno degli obiettivi dell’amministrazione cittadina, a patto che la Regione Siciliana rinnovi la convenzione che ne assegna la gestione all’ente locale. Ma pare che per quest’ultimo aspetto non dovrebbero esserci problemi. La parte principale della struttura, quella con platea e piccolo palcoscenico, viene destinata alle associazioni locali. Si sono già svolte piccole rappresentazioni teatrali e convegni, altri ne sono in programma prima della fine dell’anno. Intanto, gli appassionati d’arte potranno “gustare” i “Capricci” di Goya, oltre a quattro opere della produzione pittorica dell’artista spagnolo, tra cui spicca l’Apoteosi di Santa Caterina, olio su tela risalente tra la fine del diciottesimo e l’inizio del diciannovesimo secolo.