SEI CASI DI EPATITE C ALL’OSPEDALE DI SCIACCA VERIFICATESI NELLO STESSO ARCO TEMPORALE. LA PROCURA INDAGA CON L’AUSILIO DEI NAS

L’ospedale di Sciacca sotto i riflettori per 6 casi di epatite C che sono stati accertati nell’unità operativa semplice di talassemia. La Procura ha aperto un’inchiesta e i Nas di Palermo, un reparto dei carabinieri specailizzato in antisofisticazioni,  stanno scandagliando tutti i documenti riguardanti i pazienti talassemici, sia quelli che hanno contratto il virus, sia gli altri. La comumentazione al vaglio riguarda un centinaio di persone.

Sono stati richiamati tutti i donatori di sangue negli ultimi sei mesi. Si sono sottoposti a nuovi accertamenti che, almomento, avrebbero dato esito negativo.

Controllate anche le sacche di sangue che sono styate utilizzate alfine di escludere l’ipotesi di una possibile trasmissione del virus attraverso le trasfusioni.

Intanto, mercoledì prossimo sarà a Sciacca Valeria Torregrossa esperta di epidemiologia all’Università di Palermo Avrà il compito di effettuare le verifiche.

Ciò che appare anomano è il verificarsi di 6 casi nello stesso arco temporale, una cifra notevole. Un’anomalia che ha fatto scattare l’intervento dei Nas. Il lavoro dei Nas va oltre e mira anche a verificare se  pazienti che hanno contratto l’epatite C si siano sottoposti ad applicazioni di piercing o interventi odontoiatrici. Inosmma, un quadro clinico più esteso possibile per avere un orizzonte più completo di ricerca.

 

 

Archivio Notizie Corriere di Sciacca