Ci risiamo. Anche quest’anno come ogni altro anno che sia, arriva attesissima la fine dell’anno scolastico e con esso, nella gioiosa “Repubblica Autonoma di Sciacca”, si ripete puntuale l’immancabile rito del ritiro anticipato dalle lezioni. E’ fine maggio, siamo in primavera inoltrata e chissà per quale misterioso sortilegio, la primavera sciacchitana porta un senso di stanchezza inesauribile. Sarà il caldo, l’aria di mare o il vento di scirocco, ma a Sciacca è già tempo che le scuole, regolarmente ed inesorabilmente, comincino a svuotarsi.

I genitori, d’intesa con insegnanti e dirigenti scolastici, sfiniti da tanto spossante impegno, progettano di ritirare gli alunni dalle scuole. Pardon messieurs! Non sia mai, i nostri insegnanti no! Essi non sarebbero mai d’accordo, mai e poi mai vorrebbero anticipare le vacanze; per nulla al mondo permetterebbero un ulteriore riduzione delle lezioni così importanti per lo svolgimento della formazione scolastica dei nostri ragazzi, in particolare dopo che sono seguiti: 5 gg di chiusura per le elezioni ( in tutto il resto d’ Italia dai 2 ai 3 gg ), 2gg ½ per il patrono ( ovunque 1 g ), 3 giorni per un carnevale neppure svolto, solo per parlare di quest’anno solare e non per nulla, infatti, stanno li ogni mattina impazienti ad attendere i nostri ragazzi che si apprestano all’entrata.

E allora, perché accade questo? E perché si ripete ogni anno? Detto tra noi, io penso che la primavera, così come l’inverno e le altre stagioni, arrivino ogni anno e pertanto mi aspetto che in inverno arrivi il freddo e in estate il caldo e quando arrivano non mi faccio trovare impreparato, così anche per la scuola, che inizia a settembre e finisce a giugno, tra l’altro in un giorno prestabilito che quest’anno è il 12, e pertanto, se voglio evitare che si ripeta il problema prendo provvedimenti in anticipo.

Quali? Per prima cosa organizzo la classica festa di fine anno l’ultimo giorno di scuola e non il 31 maggio o il 1° giugno ,e se ciò non è sufficiente minaccio, si appunto basterebbe la minaccia, di conferire un cattivo voto di condotta a coloro che non si presentano a scuola regolarmente fino all’ultimo giorno, Semplice no? Eppure chissà come mai i nostri dirigenti e gli insegnanti che li coadiuvano non ci hanno mai pensato e pertanto anche per quest’anno, ma già vi anticipo pure per il prossimo e quello dopo ancora, Sciacca sarà sempre di più una “Repubblica Autonoma”, dove l’unica regola certa sarà la mancanza di regole e dove, nonostante fiocchino di continuo in ogni Istituto i soliti irrinunciabili progetti scolastici sulla legalità e l’importanza del rispetto delle regole, ad ogni ragazzo fin dalla sua più tenera età viene insegnato che alla fine le regole te le puoi costruire da solo, anche perché rispettarle è assolutamente… noioso.

E finalmente tutti in motorino in attesa della promozione, ma mi raccomando, che sia regolarmente……. smarmittato. Wrrooommm !

Francesco Ciacco

Archivio Notizie Corriere di Sciacca

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