SCISSIONE IN SICILIA DEMOCRATICA. PER CUSUMANO IL PROGETTO RESTA NELL’AREA PD

Scissione in Sicilia democratica, la formazione politica voluta dallo scomparso Lino Leanza e con presidente il saccense Nuccio Cusumano.

I deputati Carmelo Currenti, Luisa Annunziata Lantieri e Giambattista Coltraro, hanno accolto la richiesta di adesione del deputato Salvatore Giuffrida e sfiduciato il capogruppo Salvatore Lentini. Quest’ultimo, contro la linea maggioritaria del gruppo e del movimento regionale, ha cercato di portare avanti una confederazione con il gruppo di Salvatore Cardinale senza ottenere l ‘adesione preventiva della maggioranza dei parlamentari e dei dirigenti.

Sicilia Democratica alcuni giorni prima, alla presenza del presidente Senatore Nuccio Cusumano e della maggioranza del gruppo parlamentare, aveva formalmente detto no alla federazione con il Pdr e confermato la linea di un percorso nell’area moderata del Partito Democratico. “Si voleva accelerare la federazione – commenta oggi Cusumano – non abbiamo condiviso scelte frettolose, preferiamo continuare con la strada del contatto diretto con il territorio e con l’ascolto delle esigenze delle fasce più deboli”.

Cusumano, che a Sciacca ha costituito il gruppo consiliare Sciacca Democratica, non disdegna il dialogo con il Pd, ma rigetta ipotesi di fusione e subordinazione: “Siamo determinati, la rotta politica è stata voluta dalle nostre rappresentanze territoriali e da un gruppo di parlamentari coraggiosi che preferiscono puntare ad alleanze in un tempo medio lungo e ad un progetto che riconosce nel Pd, retto in Sicilia da un leader giovane come Raciti, l’architrave per le prossime sfide in Sicilia”.

Il politico saccense conferma il suo sostegno e quello del suo gruppo al presidente Crocetta: “Sta lavorando con qualche difficoltà in mezzo a responsabilità politiche e di governo, sta cercando giustamente di tenere unito il Pd ed a riconoscere ai protagonisti il peso delle loro funzioni, con l’occhio rivolto saggiamente agli alleati. Ma non deve con questo tralasciare le emergenze sociali gravi e dirompenti che ci sono in molte zone della Sicilia. Per questo motivo – conclude Cusumano – ritengo necessario l’avvio di un cantiere, non chiuso nel fortino delle attuali sigle, in una logica che va oltre fusioni o federazioni”.

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