“Non bastava aver creato una statalista e desueta centrale di progettazione, cercando di togliere ai liberi professionista il ruolo principe di progettare. Ora, non contenti, inseriscono anche l’incentivo per la progettazione per i pubblici dipendenti e ritorna l’appalto integrato. La volontà è di far smettere i liberi professionisti di svolgere il proprio lavoro? Come se il problema di una Italia che non riesce ad andare avanti sia risolvibile con centrali di progettazione e incentivi per pubblici dipendenti!”.
Lo afferma Alfonso Cimino, presidente dell’Ordine degli architetti di Agrigento che proprio ieri ha partecipato alla riunione della Consulta Regionale degli Architetti, svolta a Enna, alla presenza del vicepresidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Rino La Mendola. Nel corso della riunione si è discusso del Decreto sblocca cantieri, n.32 del 18 aprile sulle “Disposizioni urgenti per il rilancio del settore dei contratti pubblici, per l’accelerazione degli interventi infrastrutturali, di rigenerazione urbana e di ricostruzione a seguito di eventi sismici”. Con il Decreto sono entrate in vigore le modifiche al D.Lgs. n. 50/2016 (c.d. Codice dei contratti) e al D.P.R. n. 380/2001 (c.d. Testo Unico Edilizia).
“Il Decreto non va nella direzione di rilancio del territorio e nemmeno della qualità del progetto – prosegue Alfonso Cimino – Anzi, manifesta chiaramente la volontà di far smettere di lavorare i liberi professionisti”.
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