Ribera verso le amministrative 2026: il sindaco Ruvolo lascia Fratelli d’Italia e sceglie l’indipendenza

“Le relazioni interne si sono spesso trasformate in dinamiche gestionali chiuse, dove il dialogo ha ceduto spazio a logiche personali e a decisioni poco condivise”

RIBERA. A meno di un anno dalle elezioni amministrative del 2026, il clima politico a Ribera si accende con un colpo di scena: il sindaco Matteo Ruvolo ha annunciato la sua uscita da Fratelli d’Italia, dichiarando di voler proseguire il proprio impegno politico-amministrativo in piena indipendenza. La decisione non è isolata. Con Ruvolo, lasciano il partito anche gli assessori e consiglieri comunali Giovanni Di Caro, Rosalia Miceli, Aurora Liberto (vicepresidente del Consiglio Comunale) e Maria Quartararo. In una nota congiunta, il gruppo ha spiegato che la scelta è frutto di una lunga riflessione, maturata dopo aver constatato un progressivo allontanamento dai principi di confronto e partecipazione che avevano guidato il loro operato. “Le relazioni interne si sono spesso trasformate in dinamiche gestionali chiuse, dove il dialogo ha ceduto spazio a logiche personali e a decisioni poco condivise”, si legge nel comunicato. Nonostante la rottura, Ruvolo e i consiglieri hanno espresso gratitudine verso gli organi istituzionali di Fratelli d’Italia, sia a livello nazionale che regionale, per la fiducia e la collaborazione dimostrata negli anni. Il dissenso, sottolineano, riguarda esclusivamente il contesto politico locale. Con questa mossa, il sindaco Ruvolo lancia adesso un chiaro segnale in vista delle elezioni del 2026, ribadendo la disponibilità al dialogo con tutte le realtà politiche e sociali del territorio. Il suo percorso verso una candidatura autonoma sembra già tracciato, alla luce di un accordo nell’area di centrodestra che non prevederebbe la sua riconferma. E apre scenari nuovi e imprevedibili per il futuro politico della città. “Continueremo a lavorare – dice Ruvolo – come sempre, con spirito di servizio, dedizione e indipendenza, convinti che il nostro unico riferimento debba restare la comunità riberese e il futuro del nostro territorio.