RETE OSPEDALIERA, NON CAPIAMO E NON CI ADEGUIAMO

Qualcuno non capisce ma si adegua. Noi, invece, non solo non capiamo, ma non vogliamo adeguarci. Sulla vicenda del Piano per la riorganizzazione della rete ospedaliera, ci sono troppe stranezze, oltre che errori e bugie. Alla fine, scoperto l’altarino, il presidente della Regione e l’Assessore regionale alla Salute, hanno dovuto fare salti mortali per porre rimedio quanto emerso grazie alla stampa. Dunque, il Piano c’è ed è stato presentato ai Ministeri.

Su questo non ci sono più dubbi. E a far emergere la verità sono le dichiarazioni del sindaco Di Paola e dell’assessore Emmi, che ieri hanno incontrato l’assessore regionale alla Salute, Baldo Guccuradi: “L’assessore Gucciardi – dicono Di Paola ed Emmi – ha ammesso di avere presentato una bozza di piano per il riordino della rete ospedaliera ai ministeri della Salute e dell’Economia, su richiesta degli stessi ministeri, per sbloccare le assunzioni”.

Dunque, il Piano c’è, non è una fantasia della stampa, e se è stato presentato deve rispettare i parametri del Decreto 70/2015. Da qui non si scappa. Se si presenta un piano per “sbloccare i concorsi”, quello si deve seguire, altrimenti si fa una cosa diversa rispetto all’eventuale ok per il via ai concorsi. L’assessore ha anche ribadito che quella inoltrata ai ministeri “è, e rimane, una bozza e che non si può procedere oltre senza l’approvazione della conferenza dei sindaci, il confronto con i sindacati e il passaggio in commissione Sanità all’Ars”.

C’è qualcosa che non ci convince. Se l’assessorato alla Salute presenta il Piano con l’obiettivo di sbloccare i concorsi, come fa poi a modificarlo essendo una “bozza” e, come dichiarato da Gucciardi, deve passare per le forche caudine della conferenza dei sindaci, il confronto con i sindacati e il passaggio in commissione Sanità all’Ars? E’ ovvio, che la politica farà le barricate affinché nulla cambi. Ma così si esce fuori dal DM 70/2015. E la cosa non può coesistere.

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