PIANO ARO, BELLANCA, TURTURICI E MANDRACCHIA ALLA REGIONE PER CHIARIMENTI

I consiglieri comunali Bellanca, Mandracchia e Turturici, componenti della commissione consiliare bilancio e finanze, hanno rivolto l’assessorato regionale all’energia una richiesta chiarimenti in merito alla proposta di deliberazione di consiglio comunale n.05 del 16/9/2014 – presa d’atto piano di intervento dell’ambito raccolta ottimale di Sciacca – ARO- legge regionale 8 aprile 2010 n. 9 art 5 COMMA 2-TER.

Facendo seguito alla missiva prot. 32713 del 30/10/2014, inviata dal sindaco di Sciacca all’Assessorato regionale dell’energia – dipartimento rifiuti- con cui chiede di acquisire chiarimenti in ordine al procedimento amministrativo in oggetto, a seguito della questione pregiudiziale deliberata dal consiglio comunale di Sciacca nella seduta del 21 ottobre 2014, si rappresenta quanto segue. Come è ben noto il consiglio e’ l’organo di indirizzo e di controllo politico-amministrativo. L’art. 42 del Dlgs 267/2000 elenca in modo chiaro le competenze esclusive del consiglio, tra queste la competenza in materia di affidamento dei servizi pubblici ed approvazione dei piani finanziari. Lo stesso Consiglio di Stato si è più volte pronunciato in merito ai criteri di riparto delle competenze tra Consiglio e Giunta negli Enti locali. Ed è oramai pacifico che nei Comuni, il Consiglio comunale sia chiamato ad esprimere gli indirizzi politici ed amministrativi di rilievo generale, che si traducono in atti fondamentali di natura programmatoria o aventi elevato contenuto di indirizzo politico, tassativamente elencati. La Giunta, invece, ha una competenza residuale in quanto compie tutti gli atti non riservati dalla legge al Consiglio o non ricadenti nelle competenze, previste dalle leggi o dallo statuto, del Sindaco o di altri organi. Per quanto sopra, tenuto conto che in merito alla problematica in oggetto, il consiglio comunale di Sciacca, nelle seduta del 21 ottobre, ha deliberato a maggioranza una pregiudiziale, con la quale ha inteso respingere la mera presa atto di quanto già deliberato da altro organo ( la giunta), rivendicando la competenza piena ed esclusiva a deliberare ( vedi art. 42 dlgs 267/2000), sia in ordine al piano di intervento ARO e relativo piano finanziario, sia delle modalità di affidamento del servizio pubblico – nel caso di specie il servizio RSU – Preso atto che sulla questione di che trattasi, il sindaco ha ritenuto opportuno richiedere parere a codesto On.le Assessorato, pur non potendosi disconoscere la portata di una norma (l’art.42) che attribuisce al consiglio comunale competenza esclusiva in materia di pianificazione finanziaria e di organizzazione dei servizi pubblici, con la presente Vi RAPPRESENTIAMO le superiori argomentazioni affinché si verifichi la correttezza del procedimento amministrativo e si assumano le consequenziali determinazioni. Si significa altresì la necessità che venga chiarita una ulteriore rilevante questione, che riguarda la necessarieta’ della acquisizione del preventivo parere del collegio dei revisori dei conti sulle deliberazioni che decidono le modalità di affidamento del servizio pubblico. E’ notorio, infatti,che l’eventuale violazione della disposizione che impone il parere propedeutico alla decisione sulla proposta da portare in Consiglio, rende la deliberazione affetta da vizio di legittimità e lo stesso responsabile del servizio (ai sensi dell’articolo 49 e 147-bis del T.U. 267/2000,come emendato dal d.l. 174/2012 e legge di conversione 213/2012), e’ impossibilitato ad esprimere un parere positivo sulla proposta. Per quanto sopra, onde chiarire ogni aspetto dell’iter procedurale ed evitare così possibili errori o ritardi, si CHIEDE alle SS.LL., previa verifica di quanto sopra rappresentato, di assumere le consequenziali determinazioni, fornendo, per quanto di competenza e con la dovuta urgenza, tutti i necessari ragguagli.

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