PATTO DI STABILITA’ RISPETTATO: A RIBERA ESULTANO MA…

Per Pace il prossimo anno ripetersi sarà impresa quasi impossibile

“Abbiamo ottenuto un ottimo risultato del quale siamo molto soddisfatti, perché è un grande vantaggio per tutti noi e non raggiungerlo avrebbe prodotto una serie di situazioni negative per il nostro Comune. Il fatto di essere a posto con i conti non dovrebbe essere una notizia eclatante, ma invece soprattutto in questo periodo assume una valenza eccezionale”.

Lo afferma il sindaco Carmelo Pace riferendosi al fatto che il Comune di Ribera ha rispettato e non ha sforato il Patto di Stabilità. “Noi siamo riusciti a fare attuare in breve tempo un grosso contenimento della spesa – aggiunge il primo cittadino – sia in termini di impegno che in termini di pagamenti. È un risultato che va a beneficio di tutti i cittadini e ottenuto grazie al lavoro degli uffici ai quali va il plauso di tutta l’Amministrazione. Un ringraziamento particolare al dirigente Gallo e all’assessore Caico. Sforare il Patto di Stabilità – aggiunge il Sindaco – avrebbe comportato sanzioni e quindi enormi problemi per il nostro Comune, per esempio una riduzione dei contributi dello Stato e un limite agli impegni di spesa con la conseguente diminuzione dei servizi”.

Infine un pensiero va al nuovo anno: “Per quanto riguarda i Comuni – afferma – in vista del nuovo anno la situazione non appare rosea. È quasi impossibile convivere con i tagli dei contributi statali e con i parametri relativi al Patto di Stabilità imposti dallo Stato. Così non si può più andare avanti e se quest’anno rispettare il Patto è stata un’impresa ardua, il prossimo anno a queste condizioni sarà quasi impossibile. Ciò comporterebbe ulteriori difficoltà e danni a discapito dei cittadini ai quali si dovrebbero poi imporre aumenti delle tasse. Auspichiamo, quindi, che il Governo ponga rimedio venendo incontro alle esigenze dei Comuni e quindi dei cittadini. Lanciamo un appello fin da adesso a tutte le forze politiche e a tutti i partiti affinché ci mettano in condizione di continuare ad erogare servizi importanti e prioritari”.

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