PARCO GIOCHI PERRIERA: MAI IL WEEK END

“A seguito della ripetuta chiusura del cancello di ingresso che conduce al parco giochi del Quartiere Perriera e che non permette durante i fine settimana alle famiglie di potere fruire di uno spazio importante ove potere trascorrere del tempo con i propri bambini, interveniamo  contro l’ Amministrazione Comunale per capire il perché di questa notevole mancanza nei confronti dei nostri concittadini”.

La domanda che si pongono i due consiglieri comunali, Silvio Caracappa e Giuseppe Ambrogio, il primo di opposizione e l’altro di maggioranza, interessa anche tantissimi cittadini e residenti della Perriera.

“Sciacca- scrivono Ambrogio e Caracappa-  presenta solamente due luoghi di ritrovo ( Stazzone e Perriera) ove i bambini possono giocare indisturbatamente, motivo per il quale non riusciamo a comprendere le cause che portano a decisioni così drastiche che segnano un gravissimo atto di fallimento nei confronti del settore sociale. In questa città si continua a far finta di nulla rispetto a dei settori che altresì andrebbero curati con maggiore attenzione e piuttosto che compiere degli sforzi ed individuare sempre più spazi a verde o di attrazione, non si permette nemmeno di fruire dei pochi esistenti. Il Sabato e la Domenica lo scenario che avviene davanti i cancelli del quartiere Perriera è semplicemente vergognoso! In tantissimi si recano in compagnia dei propri figli presso l’area interessata e senza alcuna giustificazione trovano gli ingressi non accessibili. Una città che guarda al futuro non deve commettere errori così gravi specie se i soggetti interessati sono bambini e ragazzi cui va dato grande sostegno ed interesse oltreché permettere loro di potere trascorrere del tempo in appositi luoghi di ritrovo. Auspichiamo, sperando che la nostra richiesta non cada nel dimenticatoio, che immediatamente si possa intervenire sulla questione e fare in modo a partire dal prossimo week end che la città possa fruire regolarmente di questo importante spazio di aggregazione sociale”.

Nella “città normale” pensata dal sindaco nel corso della sua campagna elettorale, non rimane traccia.

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