Dopo l’assoluzione disposta in primo grado dai giudici del Tribunale di Sciacca (nell’aprile 2015), Pietro Perzia, settantenne di Alessandria della Rocca, è stato assolto anche dalla Corte di Appello di Palermo. L’accusa era di associazione mafiosa. Dodici anni di reclusione erano stati chiesti dal pubblico ministero della Dda di Palermo, Giuseppe Fici.
Pietro Perzia è stato difeso dall’avvocato Serafino Mazzotta del Foro di Sciacca. La Procura Generale presso la Corte di Appello di Palermo, nell’impugnare la sentenza del Tribunale di Sciacca, ha ribadito la tesi secondo la quale il Perzia negli anni ottanta e novanta ha certamente fatto parte della famiglia mafiosa di Alessandria della Rocca”.
Per dare forza a tale assunto il P.G. ha chiesto, ed ottenuto, di risentire Salemi Pasquale, detto il “Maraschino”, l’unico che dice di aver conosciuto Perzia e che lo ha indicato come uomo d’onore.
“Il Salemi ha offerto un contributo ancor più evanescente rispetto a quello offerto in Tribunale”, ha dichiarato l’avvocato Serafino Mazzotta. La seconda Sezione della Corte di Appello di Palermo (Presidente Barresi, a latere Messana e Pellegrino) ha accolto la richiesta formulata dall’avvocato Serafino Mazzotta ed ha confermato la sentenza assolutoria del Tribunale di Sciacca.
Filippo Cardinale
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