Deciso no dei comuni di Caltagirone, in provincia di Catania, e di Vittoria, in provincia di Ragusa, alle trivellazioni in un’ampia area compresa fra i territori di otto centri del Catanese e del Ragusano. Assieme ad alcune associazioni ambientaliste, tra cui Legambiente e Fondo siciliano per la natura, le due amministrazioni hanno presentato opposizione all’istanza con cui la società Eni Mediterranea Idrocarburi Spa (EniMed) ha chiesto alla Regione siciliana l’autorizzazione a eseguire ricerche di idrocarburi liquidi e gassosi in un’area di 38 mila ettari.

I centri interessati sono Caltagirone, Mazzarrone, Vittoria, Ragusa, Santa Croce Camerina, Comiso, Acate e Chiaramonte Gulfi. Hanno inoltre diffidato la Regione al rilascio del giudizio di compatibilità ambientale positivo. La diffida à stata firmata, tra gli altri, dai sindaci di Caltagirone e Vittoria, Francesco Pignataro e Giuseppe Nicosia. L’area del territorio di Caltagirone a rischio trivellazioni si trova nelle contrade Piano Chiazzina, Ventisalme e Sciri Sottano, vale a dire zone A e B della Riserva del bosco di Santo Pietro.

Archivio Notizie Corriere di Sciacca

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *