NESSUNA CHIUSURA OSPEDALI MINORI. PER ORA…

La politica come sempre mette un “pannicello caldo”, ma per Ribera e gli altri piccoli ospedali scatta il periodo della valutazione dell’attività svolta

I politici regionali sono “contenti” per aver trovato una “soluzione” che scongiura la chiusura, nel 2017, delle strutture sanitarie di Ribera, Giarre, Mazzarino, Noto, Leonforte, Barcellona Pozzo di Gotto, Salemi e Scicli. Una soluzione tutta “politica”, ma il problema non è risolto definitivamente poichè la loro sopravvivenza sarà il frutto di una valutazione delle performance dei prossimi tre anni.

La commissione Salute all’Ars ha dato parere positivo alla riforma della rete ospedaliera voluta dal governo regionale sulla base delle indicazioni del Ministero. La proposta prevede, nell’ambito del parere da rendere rispetto al Piano di riqualificazione e rifunzionalizzazione della rete ospedaliera, la definizione di una griglia di valutazione di tutte le unità operative complesse e semplici del sistema sanitario siciliano scongiurando la prevista chiusura delle nove unità a rischio e rimettendosi ad una valutazione da effettuare entro il 31 dicembre 2016”.

Per il presidente della commissione sanità- Pippo Digiacomo- “il governo regionale impegna l’assessorato alla Salute a procedere ad una valutazione di tutte le unità ospedaliere siciliane sia pubbliche che private”.

“In pratica- dice Digiacomo-  nessun ospedale oggi è “predestinato” ad essere convertito o ridimensionato. Questa indicazione è stata accolta dalla commissione e dal governo: un segnale deciso, dunque, di trasparenza e rassicurazione per i territori, oltre che per le strutture e il personale. Tutto ciò consentirà ai direttori generali – conclude – la possibilità di assicurare dotazioni organiche e strutturali al fine di migliorare la funzionalità di tutti i presidi nella prospettiva dell’avvio dei concorsi per il rinnovo delle piante organiche. Infine, la risoluzione ha ripristinato condizioni di parità tra i centri trapianti della regione”.

Nella sostanza siamo convinti che nulla cambierà. La griglia si basa su numeri e, putroppo, proprio per la piccola dimensione degli ospedali “chiudendi” sarà difficile un’azione di salvataggio.

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