MONTEVAGO. È stata inaugurata ieri nella nuova chiesa Madre, nell’ambito delle iniziative in ricordo del cinquantaquattresimo anniversario del terremoto che la notte fra il 14 e il 15 gennaio 1968 devastò la Valle del Belìce, la mostra “Salvati e Ritrovati – I tesori di Montevago restituiti alla comunità”.
La stessa location ospita anche l’esposizione di Giovanni Bavetta sulla chiesa Madre dei Gravina dopo i lavori di catalogazione e restauro del 2021, mentre successivamente è stato presentato il libro dal titolo “Sbarchi di umanità” di Padre Stefano Nastasi e Alfonso Cacciatore.
Domani, alle 11, si celebrerà una messa. La mostra “Salvati e Ritrovati”, promossa dall’amministrazione comunale in collaborazione con l’Arcidiocesi di Agrigento, mette in luce i reperti e gli oggetti sacri rinvenuti durante i lavori di catalogazione e restauro progettati dall’architetto Alfonso Cimino ed eseguiti dall’Impresa di Salvatore Vullo.
“Degli oggetti ritrovati – come spiega in una nota dell’Arcidiocesi – pochi hanno un valore artistico ma tutti hanno il valore della memoria, della preghiera, del sacrificio dei tanti fedeli e benefattori che in Chiesa Madre si ritrovavano a pregare, a vivere la gioia della nascita e del matrimonio e anche il dolore del lutto.
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