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MONTALLEGRO, OK AI CHIOSCHI. IL CGA DA’ TORTO ALLA SOPRINTENDENZA

Storie di denunce, perdita di tempo e danno economico. A farne brutta esperienza un 27enne di Agrigento, M.G.  titolare di un chiosco balneare a carattere stagionale con somministrazione al pubblico di alimenti e bevande in località Bovo Marina del territorio del comune di Montallegro.

A seguito della presentazione di un esposto da parte dell’Associazione Mare Amico, venivano effettuati dei sopralluoghi da parte della Soprintendenza dei Beni Culturali di Agrigento ed i tecnici della Soprintendenza hanno contestato la mancata presentazione di un progetto afferente la struttura balneare, ritenendo altresì la ditta sprovvista dell’autorizzazione paesaggistica.

Veniva ordinata la rimessione in pristino dei luoghi entro novanta giorni. A questo punto la ditta proponeva un ricorso giurisdizionale, con il patrocinio degli avvocati Girolamo Rubino e Vincenzo Airò, contro la Soprintendenza dei Beni Culturali di Agrigento, per l’annullamento, previa sospensione, dell’ordinanza di rimessione in pristino. Anche la Soprintendenza dei Beni Culturali di Agrigento si costituisce in giudizio, rappresentata e difesa dall’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Palermo, per chiedere il rigetto del ricorso, previa reiezione della richiesta cautelare di sospensione dell’esecutività del provvedimento impugnato.

In particolare gli avvocati Rubino e Airò hanno censurato il provvedimento impugnato sotto il profilo dell’eccesso di potere, atteso che l’Amministrazione aveva ignorato la presenza di una domanda di sub ingresso nella titolarità della concessione demaniale marittima rilasciata al dante causa del ricorrente, su cui si era formato il silenzio assenso; e che per effetto delle circolari emanate dall’Assessorato Regionale dei beni Culturali l’autorizzazione paesaggistica rilasciata al dante causa avrà una validità pari alla concessione demaniale, prorogata in forza di decreti assessoriali fino al 2020.

Gli avvocati Rubino e Airò hanno altresì sottolineato la presenza di un danno grave ed irreparabile incombente sul ricorrente, atteso che la stagione balneare è in corso ed un provvedimento tardivamente reso risulterebbe inutile laddove intervenisse dopo la fine della stagione balneare.

Il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione siciliana, condividendo le tesi degli Avvocati Rubino e Airò, ha accolto la richesta cautelare di sospensione dell’esecuzione dell’ordinanza di rimessione in pristino; pertanto, per effetto del provvedimento cautelare reso dal CGA il chiosco sito a Bovo Marina potrà restare aperto fino alla fine della stagione balneare, così come gli altri chioschi destinatari in precedenza di analoghi provvedimenti repressivi. 

Filippo Cardinale

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