MONCADA: “LA PARTECIPATA DEL COMUNE VUOLE UN INCENERITORE DI RIFIUTI”. ECCO LA LETTERA

Il patron del Gruppo Moncada va al contrattacco e invia una lunga lettera (che potrete leggere in PDF alla fine dell’articolo) al sindaco, e per conoscenza alla Procura della Repubblica. Una lettera scottante nella quale ci sono diversi passaggi delicati. Moncada fa una sorta di “senti chi parla” e accusa il Comune che  è in corso” la progettazione di un altro biodigestore da parte  di una società partecipata dallo stesso Comune di Sciacca, che diversamente da quello di Contrada Scunchipani prevede di trattare rifiuti urbani”.

Moncada comunica anche che il Gruppo “ha richiesto a codesto Comune l’accesso agli atti per verificare quali pareri o atti di assenso sono stati eventualmente rilasciati, al fine di verificare se sussiste una disparità di trattamento e richiedere un accertamento delle competenti autorità. Qualora lei volesse dimostrare la sua buona fede, sarebbe gradito che tale nostra richiesta abbia un seguito quanto più celere possibile”.

Moncada critica il sindaco Francesca Valenti che “indipendentemente dalla comprensione e dalla conoscenza delle attività che saranno svolte presso lo stabilimento di contrada Scunchipani a Sciacca e in mancanza della documentazione necessaria ad effettuare le opportune valutazioni, ha ritenuto opportuno incontrare tutti, i tecnici di Snam Rete Gas S.p.A., i cittadini, i comitati, ma non la parte interessata dalla vicenda, cioè la sottoscritta”.

In verità, l’incontro con la scrivente è stato richiesto, ma solo dopo aver dichiarato pubblicamente che “[ ... ] questa amministrazione sta procedendo a porre in essere tutte le attività necessarie a bloccare l’iniziativa di un impianto di biomnetano nel nostro territorio”, circostanza che ha indotto la MyEthanol S.r.l. a declinare l’invito, “in quanto ritenuto non proficuo alla luce della contrarietà dimostrata per principio e non basata su circostanze concrete”.

Moncada, inoltre, fa lezione di stile imprenditoriale e rimbrotta il sindaco: “Forse, tale atteggiamento è derivante dall’abitudine degli amministratori di trattare, spesso, direttamente e politicamente con gli imprenditori. Purtroppo il Gruppo Moncada non opera secondo tali orientamenti e si limita a rispettare pedissequamente le procedure secondo quanto stabilito dalla normativa vigente”.

L’accesso allo stabilimento di Contrada Scunchipani a Sciacca. Per verificare la conformità urbanistica dello stabilimento, il Comune ha stimolato l’attività ispettiva della Polizia Municipale, in relazione a fabbricati risalenti al 1984, “che non sono stati oggetto di lavori volti ad effettuare modiche agli stessi e per i quali altresì. non è stata presentata recentemente alcuna richiesta agli uffici competenti per effettuare modifiche”.

Un abuso. Moncada va giù duro. “Delineate le circostanze per nelle quali questa “ispezione” è stata richiesta, essendo la scrivente consapevole che trattasi di un abuso che si sta svolgendo in esecuzione di un disegno persecutorio ampio che le autorità competenti valuteranno sotto il profilo dell’illeceità e pur potendosi rifiutare, essendo consapevole di aver sempre rispettato i dettati normativi, consentirà l’accesso nelle date indicate nella PEC, lunedì 18 marzo alle ore 10:00, avvertendo sin d’ora che, non ritenendo limpida e cristallina la situazione che si sta delineando, procederà a richiedere l’intervento dell’Arma dei Carabinieri e solamente alla loro presenza consentirà l’accesso allo stabilimento.

In conclusione, Scrive Moncada al sindaco, “come avrà avuto modo di notare, tale nota è stata trasmessa per conoscenza alla Procura della Repubblica di Sciacca, all’Ufficio Tecnico Comunale e alla Polizia Municipale di Sciacca, sicuri del nostro rispetto delle normative vigenti, ma allertati dall’accanimento dimostrato da questa amministrazione comunale nei nostri confronti”.

ECCO LA LETTERA MONCADA AL SINDACO   Nota MyEthanol S.r.l