MAGGIORANZA, PENTOLA A PRESSIONE. LA TENSIONE SALE

Editoriale di Filippo Cardinale

Il comandante della nave che guida la città ha i nervi saldi. Tiene la barra al centro, saldo il timone. Ma l’equipaggio è in fermento. Mugola, sbuffa, si lamenta, qualcuno tende all’ammutinamento.

Lasciando la nave, passiamo in cucina: è come se la maggioranza fosse una pentola a pressione. pronta a esplodere se la valvola di sfogo no fa fuoriuscire l’energia accumulata.

Vi sono segnali evdienti di sofferenza, di passi in avanti, fughe in avanti. Il opacchetto azionario della maggioranza si sta “spacchettando” in un consistente pacchetto di minoranza, composto da 4-5 consiglieri che un questo ultimo periodo stanno esprimendo un forte malessere.

Una patologia normale per le maggioranze che sono frutto di coalizione spesso messe in piedi solo per sconfiggere la parte avversaria. Sta succedendo di sovente.

Ma fino a che punto l’autorevolezza di Fabrizio Di Paola riuscirà a fare da diga alle continue fibrillazioni che esistono all’interno della maggioranza?

Le difficoltà sussistono. La concretezza di presentare alla città risultati concreti persiste. Riconoscimenti, premiazioni, protocolli d’intesa, e roba del genere, non bastano più a dare quel segnale di svolta alla base del programma elettorale di Di Paola.

All’interno della maggioranza è questa la considerazione dominante. Insomma, si spinge per andare oltre l’ordinaria amministrazione, cosa che già peccava nella precedente amministrazione.

C’è un gruppo sempre più consistente di consiglieri di maggioranza che sta mandando evidenti sintomi di malessere. E siamo oltre la prima apparizione di sintomi. Gli effetti di una patologia acuta si sono già evidenziati. Esploderà quanto prima la febbre?

Molti dicono di si.

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