Non ci sono parole nel descrivere la sensazione che si prova quando scorci della città (sempre più estesi) sono mortificati fino a deturparne l’immagine, il decoro. Ma l’amara sensazione, quasi disarmante, di resa di fronte ad un comportamento tanto barbaro quanto diffuso, si moltiplica nel constatare che i titolari degli stessi bar hanno provveduto a collocare una serie di contenitori per le bottiglie di vetro e per la plastica.
Dunque, non si sono scuse, è una questione di barbarie che scorre nel sangue di tanti giovani incivili fino a radicarsi nel Dna. Lo Stazzone, nel tratto della via Mulino Cuore, di fronte i bar e ristoranti, si presenta, oltre il muretto che delimita il mare, come una discarica colma di bottiglie vuote di birra, alcolici, bicchieri di plastica. Una quantità enorme che rende stomachevole quel tratto.
Ma il degrado, il disprezzo verso lo spazio pubblico, si estende e va oltre quel tratto. A pochi metri, prima di giungere nella zona riqualificata, dove tante persone passeggiano, c’è un’altra discarica. Stavolta a fare compagnia alle bottiglie di vetro ci sono anche reti di letto.
E’ un fenomeno ormai pari ad un’emergenza. E non sin risolve certamente con qualche semplice comunicazione. Urge un’azione repressiva che serva come reale segnale di lotta ai barbari.
Filippo Cardinale
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