Ha creduto nel progetto di Liberi e Uguali, ci ha messo la faccia e d oggi, come ogni uomo, cede anche ad un attimo di debolezza, mostrandosi deluso per il risultato e cercando di analizzarlo.

La convinzione di appartenere ad una idea politica o a valori come quelli di “Liberi e Uguali” – commenta Franco Zammuto – che hanno consentito in tutto il 900 un modello di sistema sociale civile all’insegna della solidarietà in Italia come in Europa, e nonostante la passione e l’impegno profuso in questo poco tempo di campagna elettorale, non sono stati sufficienti a sgombrare il campo dalla mala politica che in questi anni ha dimenticato di tutelare i diritti e i bisogni delle persone”.

L’ex segretario Cgil si complimenta con il Movimento Cinque Stelle di Sciacca e con Rino Marinello per l’eccezionale risultato ottenuto: “Spero che il loro successo – dice – possa migliorare la vita delle persone specie nell’ambito del lavoro al sud, della sanità, del diritto alla salute”.

E fornisce una sua spiegazione, che condividiamo, sul motivo per cui gli elettori hanno premiato la proposta grillina, che molti ancora oggi considerano populista, ma che forse sta mettendo in luce i limiti, grandissimi, dei partiti e della politica moderna.

Credo di poter dire che la lezione del M5S – conclude Zammuto – sia servita per comprendere che se non si sta sul territorio e se non si coinvolgono i giovani, a prescindere dai valori e dalle idee, non si va da nessuna parte”.
E ringrazia, infine, gli amici e gli elettori di Liberi e Uguali che lo hanno sostenuto, ed i compagni di avventura Teresa Monteleone, Bianca Guzzetta, Nicolò Asaro, Cesare Lo Leggio, oltre ad alcuni “testardi” uomini di Sinistra che hanno creduto nel progetto di Pietro Grasso e che con coerenza continueranno a tenere viva la grande validità dell’idea che “guardare il mondo con gli occhi dei più deboli puoi fare davvero un mondo migliore per tutti”.

Giuseppe Recca