LA CITTA’ SENZA CARNEVALE, PARLA MICHELE FERRARA

“Si parlava di festa paesana, ora si accorgono che è una grande opportunità economica”

Non sono rimaste parole al vento le considerazioni di ieri del segretario della Cgil Franco Zammuto, che ha parlato di grave danno economico per la mancata sfilata dei carri allegorici ed pure sottolineato le carenze dell’amministrazione comunale.

Michele Ferrara, che fino all’ultimo ha tentato di organizzare un carnevale estivo e recuperare una mancanza che lui probabilmente non voleva, risponde così a Zammuto:

“Sono d’accordo con il Segretario della Camera del Lavoro quando dice che il fatto di non aver realizzato il Carnevale 2012, ha comportato per la città un danno economico notevole per tutte le categorie dei lavoratori, artigiani e commercianti compresi. Il Carnevale di Sciacca è una grande tradizione per la città di Sciacca che non si può perdere – dice Ferrara – anche perché è un grande veicolo di promozione turistico della città . Fino a qualche anno fa non si diceva questo, anzi si parlava festa “paesana”, che se per qualche tempo non si fosse fatta non sarebbe successo niente e che i soldi del carnevale avrebbero potuto essere utilizzati per altro ecc.. e mi pare che nessuno si indignasse per questo. Forse non avere potuto fare questa edizione fa capire l’importanza di tale evento . Ciò premesso – continua – invito il Segretario della Camera del Lavoro ad informarsi il perché non si è realizzato la 112° edizione del Carnevale di Sciacca prima di parlare di “ manifesta incapacità”.

L’Amministrazione uscente si era prefissata un programma serio sul Carnevale di Sciacca, utilizzando, al meglio, tutta l’esperienza di soggetti che credono e si spendono per questa manifestazione. Tale programma – aggiunge Ferrara – consisteva nel rilanciare il Carnevale, di dare un taglio diverso, una connotazione meno legata al territorio di Sciacca per coinvolgere più realtà possibili al fine di un ritorno economico per la città e i cittadini di Sciacca e credo che l’edizione 2011 sia stata un esempio per tutti , soprattutto perché ha inciso di meno sulle casse Comunali. Mai nessuno, negli ultimi anni, si era preoccupato di questo, eppure il carnevale stava per morire proprio perché era molto scaduta la sua qualità.

Caro Zammuto se vogliamo bene a questa città – conclude – dovremo, in futuro, unire le forze ed essere tutti più propositivi è, sicuramente, più difficile che fare i paladini senza avere nessuna responsabilità”.

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