ISPEZIONE PARLAMENTARE AL CARCERE DI SCIACCA, ONOREVOLE OCCHIONERO: “CHIUDERLO O RICONVERTIRLO”

La parlamentare Occhionero con Nicosia

Il carcere di Sciacca deve essere chiuso o convertito in laboratorio per la rieducazione dei detenuti”: è la conclusione a cui sono giunti i protagonisti di una ispezione a sorpresa effettuata da una delegazione di Liberi e Uguali e Radicali Italiani all’interno della struttura detentiva saccense, dove allo stato attuale sono recluse 56 persone, l’80 per cento delle quali extracomunitari. L’ispezione è stata effettuata dal deputato nazionale Giusy Occhionero e dal componente del comitato nazionale dei radicali italiani Antonello Nicosia.

I due hanno trascorso 4 ore all’interno della casa circondariale di Sciacca e le criticità emerse sono sostanzialmente quelle note, ovvero di un edificio monumentale che dovrebbe essere luogo di arte e cultura a disposizione della comunità locale e non struttura detentiva. “All’ingresso non mi sono sentita all’interno di un carcere – ha commentato il parlamentare Occhionero – c’è uno splendido chiostro e un complesso architettonico di grande pregio che deve essere aperto alla pubblica fruizione e utilizzato per iniziative culturali. Poi, è evidente che non essendoci la possibilità di fare nuove opere di adeguamento, l’immobile non si presta ad essere struttura detentiva”. Il complesso monumentale dei Carmelitani è casa circondariale da oltre un secolo: numerose sono state negli ultimi venti anni le iniziative di vari gruppi politici volte da una parte alla realizzazione di un nuovo carcere, dall’altra alla chiusura dell’attuale immobile, sito nel cuore del centro storico di Sciacca.

“C’è tanta buona volontà da parte degli operatori della polizia penitenziaria e del personale sanitario – dice Nicosia – da anni si va avanti adattandosi, ma ci sono condizioni strutturali davvero precarie che vanno dai servizi inadeguati alla carenza idrica”. Tra i problemi rilevati alcune situazioni ormai croniche e il vitto: “I detenuti – aggiunge Nicosia – lamentano scarse porzioni di vitto ed il costo degli alimenti, in particolare della pasta, è molto più elevato rispetto ai prezzi normali di un supermercato”.

“Al termine del giro di ispezioni che stiamo facendo in parte delle carceri della Sicilia occidentale – conclude il deputato di Liberi e Uguali Occhionero – predisporrò un’apposita interrogazione parlamentare con cui chiederò al governo di affrontare alcune situazioni critiche come quella di Sciacca e di una sezione del carcere Ucciardone di Palermo”.