ILLUSTRI INCOMPIUTE: PER LA PISCINA ANCORA “MANOVRE BUROCRATICHE”

Dopo i lavori al Teatro Samonà e quelli finalmente assegnati dopo un lungo contenzioso della Casa albergo per anziani, la terza illustre incompiuta della città, la piscina comunale, sta per essere affidata ad un privato con la formula del project financing, ma ci sono ancora questioni finanziarie che bloccano l’assegnazione. L’ultimo ostacolo di un lungo iter procedurale è rappresentato dalla definizione dell’aspetto economico, ultimo tassello di una serie di passaggi tecnici cominciati lo scorso mese di dicembre.

L’opera pubblica deve essere completata e gestita con il project financing a gara unica denominato “Concessione con affidamento della progettazione, costruzione e gestione diretta del completamento della piscina comunale, completamento palestra, sistemazione aree esterne e parcheggio, realizzazione di vasca avviamento nuoto e nuoto disabili realizzazione di un corpo aggiunto da destinare a sport vari”. E’ un’opera pubblica i cui lavori cominciarono circa 35 anni fa e andati avanti con stralci vari, fino ad un lungo periodo di chiusura del cantiere.

L’unico concorrente partecipante, la ditta “Swimming” di Caltanissetta, dopo un lungo periodo di esame della documentazione e degli aspetti tecnico finanziari della proposta, in parte diversa da quella predisposta dal Comune, con il punteggio di 66 punti su 100,è risultata aggiudicataria in via provvisoria, facendo salve le verifiche ed i provvedimenti di competenza dell’amministrazione comunale.

All’esame della documentazione ha provveduto la commissione presieduta dal dirigente del settore patrimonio del Comune, Aldo Misuraca, congiuntamente ai componenti della commissione giudicatrice, Antonino Nocito e Giuseppina Giandolfo. Al primo esame era stata richiesta alla ditta “Swimming” un chiarimento di quanto dichiarato, che poi è avvenuto regolarmente. Ma il principale ostacolo era stato quello della richiesta della società nissena di un contributo comunale di 24 mila euro l’anno, che non è stato ancora superato ma che non dovrebbe essere un problema. E’ invece un problema il mutuo che la “Swimming” farebbe con un istituto bancario per disporre dei 2 milioni e 600 mila euro. In una prima fase la società nominata promotore provvisorio avrebbe caricato sull’ente locale le garanzie per accedere al mutuo, ma il Comune vorrebbe adesso attivare procedure ipotecarie sui beni dei rappresentanti legali della “Swimming”, a garanzia del procedimento.

Sono in piena azione gli uffici amministrativi dell’ente e c’è un certo ottimismo per sbloccare in maniera definitiva un progetto che attualmente non è affatto definito, mentre gli impianti tecnologici della struttura sono funzionanti ma non utilizzati. Sarebbe sceso in campo alcuni giorni fa il sindaco Di Paola in persona, che ha sollecitato la conclusione dell’iter.

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