È il terzo decreto della Presidenza del Consiglio in cinque giorni, il quarto da inizio marzo. Di fatto si tratta di un ulteriore inasprimento delle misure finalizzato a contenere il prima possibile il contagio da coronavirus. Misure che resteranno in vigore su tutto il territorio nazionale fino al 25 marzo.
Saracinesche abbassate su tutti gli esercizi commerciali del territorio nazionale, pub, ristoranti, parrucchieri, centri estetici e servizi di mensa. Chiudono anche i reparti delle attività produttive che non sono necessarie. Garantiti invece i servizi essenziali: trasporti, agroalimentare, farmacie, poste e banche. È d’obbligo precisare che restano invece aperti edicole, tabaccai, artigiani, idraulici, meccanici, pompe di benzina. «Tutti aperti perché sono essenziali».
Il testo del decreto:
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