La norma era stata contestata dagli ambientalisti, ma difesa c’era anche il Movimento 5 Stelle. Tra l’altro, dopo la lettera del ministero dell’Ambiente che il mese scorso aveva duramente criticato la legge, il responsabile nazionale Ambiente del movimento, Giampiero Trizzino, era volato a Roma con l’assessore al Territorio Toto Cordaro per perorare la causa della riforma.
“Dispiace – commenta adesso Trizzino – che il ministero dei Beni culturali che oggi ha sostenuto l’impugnativa, ieri era seduto al tavolo di concertazione con la Regione e il sottoscritto per scrivere una proposta emendativa che evitasse l’impugnativa. A quel tavolo la proposta era arrivata, era stata condivisa e trasmessa a Roma con lettera di impegno del presidente della Regione. Ma a quanto pare non è bastato”. Il Consiglio dei ministri, però, si dice disponibile a ritirare l’impugnativa se la modifica della legge giungesse prima della pronuncia della Corte costituzionale sull’argomento e per questo motivo ha convocato per le prossime settimane un tavolo di confronto: “Siamo certi – dice Trizzino – che la correzione arriverà nei prossimi giorni, ed anzi sarà una occasione per migliorare ulteriormente la riforma”.