GIRGENTI ACQUE, ARRIVA IL SECONDO COMMISSARIO NOMINATO DAL PREFETTO

L’avvocato settantenne Giuseppe Massimo Dell’Aira è il secondo commissario prefettizio in aggiunta a Gervaso Venturi nella gestione della società idrica dopo l’interedittiva antimafia firmata dal Prefetto di Agrigento. Dell’Aira ha un ottimo curruculum: avvocato a difesa delle parti civili nel maxiprocesso contro la mafia e in diversi altri processi alla mafia; oggi è all’Avvocatura dello Stato e con una robusta esperienza di direzioni e presidenze di società pubbliche.

E’ stato nominato in aggiunta a Venuti, ex manager dell’Asp. Molto probabilmente, il Prefetto nominerà un terzo commissario.

Intanto, continua il silenzio dell’Ati sul futuro della gestione idrica e fognaria dei comuni agrigentini. Seppure si tratti di un servizio primario, la collettività agrigentina è all’oscuro dell’alternativa gestionale. L’Ati ha grandi ritardi sulla vicenda. La risoluzione contrattuale è stata resa possibile e immediata grazie all’interdittiva antimafia emessa dal prefetto Caputo.

POer il resto, il silenzio totale. Non sarà facile mettere d’accordo 43 sindaci sull’alternativa gestionale, soprattutto convincere che l’acqua è un bene pubblico e necessita mettere a disposizioni di tutti i pozzi che si trovano nei vari territori comunali. Già diversi sindaci hanno alzato paletti e ridotto il concetto di bene pubblico perimetrandolo esclusivamente nel proprio territorio urbano. Specie quei sindaci dei Comuni che non hanno ceduto le reti idriche alla Girgenti Acque, pur essendo un obbligo di legge. I Commissari prefettizi devono affrontare anche tale situazione, cioè di un’anomalia messa in atto da parte di 16 Comuni. Un’anomalia che cozza con la normativa in vigore.

Filippo Cardinale