FESTA DI GIOIA, MA QUANTA TRISTEZZA PER UNA CRISI SOCIALE CHE SI TOCCA CON MANO
Vigilia di Pasqua in fila per un buona spesa di 40 euro. Per centinaia di famiglie la vigilia di una festa universale come la Resurrezione di Gesù Cristo, è anche una corsa alla sopravvivenza, l’attesa di un pezzetto di carta che offre la possibilità di recarsi in un supermercato convenzionato per fare una spesa modesta di beni di prima necessità con poche decine di euro.
Il buono è quello del valore di 40 euro che l’assessorato comunale ai servizi sociali ha messo a disposizione di oltre 800 famiglie meno abbienti che ne hanno fatto richiesta. La consegna del buono agli aventi diritto si è svolta nella sala Blasco del palazzo municipale, dove per due mattine consecutive si sono addensate tantissime persone. Chi ha assistito alle operazioni di consegna dei buoni si è reso conto della tristezza con cui tante famiglie bisognose ritiravano un pezzo di carta che significava poco e che non aiuta a risolvere i problemi di chi ha perso un lavoro o di chi non riesce ad arrivare e fine mese anche se un lavoro lo ha già.
Sono state 800 le domande accolte, per un costo complessivo di 29 mila e 440 euro, un’iniziativa sociale che solitamente si fa a Natale, ma che quest’anno è stata ripetuta anche in occasione delle festività di Pasqua e decisa in seguito alla crescente domanda di aiuto da parte di tante famiglie saccensi.
Un’iniziativa che rientra nel “Piano di interventi di contrasto allo svantaggio economico” che prevede anche altri spazi, sempre di piccola entità economica, per aiutare le famiglie bisognose. Lo stato di grave disagio sociale che colpisce la città ha messo in moto anche le associazioni di volontariato: mai come negli ultimi mesi si sono svolte tante collette alimentari