ESAMI DI MATURITA’, IN ARRIVO LA DOPPIA PROVA

Latino e greco al classico e matematica e fisica allo scientifico: i quasi 500mila maturandi che il 20 giugno si cimenteranno nella seconda prova scritta vedranno debuttare una novità assoluta, la temutissima «doppia prova».

Le prove saranno di tipo scolastico, più semplici insomma di quelle che sono state proposte in alcune maturità degli ultimi anni, che presentavano, a detta di molti esperti, difficoltà di «livello universitario». Sia la prima che la seconda prova scritta da quest’anno saranno corrette secondo griglie nazionali di valutazione.

Il Miur inoltre ha assegnato la gestione del secondo scritto a un commissario interno. La maturità 2019, che partirà il 19 giugno con la prima prova, prevede nel complesso un insieme di novità: due scritti invece di tre, con l’elimi – nazione della terza prova, elaborata dalle commissioni, e una conseguente maggiore attenzione alle prime due prove, predisposte a livello nazionale. E ancora, il colloquio orale non prevede più la tesina, resta multidisciplinare, ma le commissioni prepareranno un elenco di spunti sulla base del documento che sarà consegnato il 15 maggio dal Consiglio di classe e il candidato avrà, una volta sedutosi davanti alla commissione, tre buste tra le quali pescherà l’argomento-spunto da cui iniziare il colloquio.

Il punteggio finale sarà in centesimi. Si parte dal credito scolastico (fino a 40 punti). Alla commissione spettano poi fino a 60 punti: massimo 20 per ciascuna delle due prove scritte e 20 per il colloquio.