ELEZIONI, PACE E MANGIACAVALLO SUL RING DEL BALLOTTAGGIO. FLOP DEI GRILLINI

Il sindaco uscente si è fermato al 42%, mentre Mangiacavallo al 31%. Le liste collegate a Pace volano al 51%

La forbice tra Pace e Mangiacavallo è stata costante durante lo spoglio delle 13.000 schede elettorali. Tra i due una differenza dell’11% di voti. Pace ha raccolto il 42% dei voti, Mangiacavallo il 31%. D’Azzo non va oltre il 17%, il grillino Lino non arriva al 10%.

Per D’Azzo, comunque, è un ottimo risultato tenenbdo presente che, in buona sostanza, ha consorso da solo nella competizione. L’unico partito a sostenerlo,il Pd, ha dimostrato l’inconsistenza aggregatrice di consenso, dovuto al fatto delle solite fibrillazioni interne.

La sfida tra Carmelo Pace e Nenè Mangiacavallo continua fra 15 giorni. Tra i due una differenza sostanziale c’è e riguarda la cifra delleliste collegate.

La somma dei voti riportati dalle liste collegate a Mangiacavallo rispecchia la somma riportata dal candidato sindaco. Non è così, invece, per Carmelo Pace. Le liste a lui collegate hanno riportato il 51% dei voti, dunque un cartello elettorale che supera la maggioranza dei voti. Pace, invece, si è fermato al 42%, con una differenza di 9 punti percentuali.

Le liste di Pace, che hanno ottenuto  il 51 per cento di preferenze, hanno bloccando il premio di maggioranza ottenendo almeno 11 seggi in consiglio comunale (saranno 12 seggi se Pace vince al ballottaggio). Le liste di Mangiacavallo hanno ottenuto 6 seggi (saranno 7 se Mangiacavallo vince al ballottaggio).

Carmelo Pace, adesso, deve comprendere il perchè della forbice consistente tra i voti delle liste a lui collegate e i voti da lui registrati. Se ci fosse stata sovrapposizione, come del resto è accaduto con Mangiacavallo e le sue liste, Pace avrebbe chiuso la partita al primo turno. Un’ipotesi, questa, considerata probabile ma non irrealizzabile. Il cartello elettorale che ha sostenutio Pace ha dimostrato di superare il 50% dei voti disponibili.

Non c’è stato, invece, l’effetto dei grillini. La lista pentastellata si è fermata  sotto il 5%, non raggiungendo il quorum. Nessuno consigliere comunale pentastellato in Consiglio comunale, dunque.

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