ECCO LA DELIBERA DELLA CORTE DEI CONTI: IL COMUNE DI SCIACCA NON PUO’ PIU’ SBAGLIARE

Stringere la cinghia e risanare i conti. L’avvio è incoraggiante, ecco perchè “soddi uncinnè”…

Ecco i dettagli delle “bacchettate” e dei suggerimenti della Corte dei Conti al Comune di Sciacca. Ci voleva una deliberazione della Corte dei Conti, trasmessa all’ente, per aprire gli occhi al mondo politico locale. La Corte dei Conti ha esaminato la relazione compilata dai revisori dei conti del Comune di Sciacca, facendo emergere il ritardo nell’approvazione del rendiconto 2010, il disavanzo di competenza e disavanzo corrente nel triennio, l’assenza di proventi relativi al recupero dell’evasione Tarsu e dei tributi minori dell’anno 2009, il frequente ricorso alle anticipazioni di cassa e soprattutto la presenza di debiti in assenza di riconoscimento e l’incremento della spesa relativa alla contrattazione decentrata integrativa.

La sezione di controllo per la Regione Siciliana della Corte dei conti, ha convocato l’assessore alle finanze e il direttore della ragioneria, prendendo atto delle giustificazioni addotte dall’ente e del miglioramento registrato nel rendiconto 2010, raccomandando l’adozione di tutte le misure organizzative utili per assicurare il rispetto dei termini di legge. Un uso più oculato delle entrate, questo ha suggerito la Corte, insieme ad un ridimensionamento della spesa entro le reali capacità di bilancio dell’ente, proseguendo nel percorso intrapreso. In poche parole, il Comune di Sciacca risulta sotto i riflettori della magistratura contabile e non può permettersi di sbagliare ancora.

Da qui l’avvio di un programma di recupero dell’evasione tributaria, soprattutto in ragione del blocco della leva fiscale. “Particolare esigenza di monitoraggio – si legge nella delibera della Corte dei Conti – si rende necessaria con riferimento alle posizioni creditorie dell’ente, soprattutto se datate nel tempo, al cui contabilizzazione in sede di riaccertamento dei residui deve ispirarsi quanto più possibile a criteri prudenziali ”. Infine, si prende atto del percorso di risanamento intrapreso e si sollecitano misure correttive, anche se viene giudicato anomalo l’iter seguito nel contenzioso con l’Eas, riguardo gli interventi fatti in vis sostitutiva in assenza di intesa.

Opportuno è stato nei giorni scorsi l’atto di indirizzo del presidente del consiglio comunale, Filippo Bellanca, approvato dal consiglio comunale, con cui si esprime formale condivisione dei principi e delle osservazioni formulate dalla Corte, facendoli propri a tutti gli effetti, anche per gli aspetti connessi ai suggerimenti, a valere sull’azione amministrativa di competenza consiliare, con l’invito all’amministrazione “ che le criticità evidenziate costituiscano precisa traccia di orientamenti della relativa azione, e che le raccomandazioni si traducano, da subito, in termini operativi, sia nelle proprie scelte di gestione, sia nelle proposte che in futuro saranno portate all’attenzione del civico consesso ”.

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