La notizia è stata diffusa ieri, nel tardo pomeriggio, dalla Capitaneria di Porto Empedocle: nel mare di Seccagrande è stato individuato un presunto ordigno bellico della seconda guerra mondiale.Il “presunto” è d’obbligo per non creare inutili allarmi. Si tratterebbe di un ordigno che ha una forma circolare con un diametro di circa un metro. È stato segnalato a circa 90 metri dalla costa, di fronte la scogliera in via Leonardo Da Vinci ed è posto su un fondale di tipo sabbioso, profondo circa tre metri.Le coordinate del punto esatto sono: posizione lat. 37° 25’. 762N e long. 013° 14’. 763E.
La Capitaneria di Porto Empedocle ha comunque immediatamente diramato un’ordinanza con la quale ha reso nota la presenza del presunto ordigno ordinando l’interdizione alla navigazione, all’ancoraggio, alle immersioni subacquee, alla balneazione e alla pesca, nel raggio di circa 500 metri dal luogo dove è stata individuata la bomba. Adesso, la palla passa ai sommozzatori dello Sdai di Augusta (Servizio Difesa Antimezzi Insidiosi – Marina Militare) che nelle prossime ore identificheranno il presunto ordigno per accertarne la vera identità: potrebbe trattarsi, infatti, anche di un semplice scaldabagno.
Qualora si trattasse realmente di un ordigno bellico, verrebbe fatto brillare – esplodere – in mare. Non è la prima volta che a Seccagrande si registrano casi del genere. Nel recente passato, sul fondo del mare della zona Corvo di Seccagrande e a Borgo Bonsignore (zona “Pietre Cadute”) erano state individuate altre bombe inesplose o, a volte, anche semplici scaldabagni. La Capitaneria di Porto Empedocle ha vietato la balneazione
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