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TERME, INTERROGAZIONE DI D’ALIA AL GOVERNO NAZIONALE. FIRETTO SI SCAGLIA CONTRO LA “GESTIONE CLIENTELARE DELLE TERME”

“La risorsa termale non è proprietà privata di qualche politico agrigentino o saccense”

“Allo scopo di porre un freno ad una fallimentare gestione della Terme di Sciacca S.p.A. a capitale interamente pubblico, affidata da un compiacente Governo Regionale in piena e conveniente solitudine prima ad un Amministratore Unico ed oggi ad un Liquidatore che è la stessa persona, è stata presentata una interrogazione al Presidente del Consiglio dei Ministri e al Ministro dell’Economia e delle Finanze in Senato dal Senatore Giampiero D’Alia”.

Lo comunica il segretario provinciale dell’Udc, Lillo Firetto. “Nonostante la società sia stata posta in liquidazione- dichiara Firetto-, per cui secondo il codice civile nessun atto di gestione che non sia finalizzata alla liquidazione può essere compiuto, il liquidatore continua a fare programmi e progetti “di sviluppo”, fallimentari sul piano finanziario tanto che il capitale sociale è fortemente eroso, ma assai utili sul piano clientelare, poiché la società ha proceduto e continua a procedere ad assunzioni di varie qualifiche, assunzioni risultate utili sul piano elettorale per le elezioni comunali del maggio scorso, che hanno visto come candidati nella lista del partito MPA dipendenti della Terme di Sciacca S.p.A. e professionisti convenzionati con la stessa e loro parenti, e che potranno certamente risultare utili per le prossime elezioni regionali”.

Firetto invoca “le forze politiche, le organizzazioni sociali e sindacali, il Sindaco, l’Amministrazione Comunale, i gruppi consiliari, e tutti coloro che sono interessati alla salvaguardia di una risorsa che non è proprietà privata di qualche politico agrigentino o saccense, ma patrimonio della Città di Sciacca, della Provincia e dell’intera Regione, assumessero iniziative forti ed inequivocabili contro il sistema di mala gestione clientelare che da anni ormai le Terme di Sciacca subiscono, per fermare un andazzo divenuto insostenibile e sulle cui responsabilità, politiche, amministrative e contabili, i saccensi sapranno ben giudicare”.

“L’UDC – conclude Firetto- vigilerà da questo momento in poi in maniera continua denunciando, ove sarà necessario a qualsiasi organo, tutte le azioni mirate ad utilizzare le Terme di Sciacca soltanto per l’ottenimento di benefici politici ed elettorali”.

Redazione Corriere

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