CROLLO VERDURA: 50-60 GIORNI? TROPPO TEMPO, E’ UN DISASTRO PER L’ECONOMIA E PER I PENDOLARI

Il territorio non può reggere un tempo così lungo. Il bello è che è stato accolto come un “record”. Perchè si ostinano a non far intervenire il Genio Militare?

Editoriale di Filippo Cardinale

Questa storia del crollo del Verdura sa dell’incredibile. E gli elementi per usare tale aggettivo sono svariati. Prima per le cause del crollo, secondo per la tempistica delle soluzioni messe in campo. Lasciamo il primo elemento alla magistratura inquirente che sta indagando, anche se appare fin troppo evidente, e con testimonianze, che siamo di fronte ad un cronaca di un crollo annunciato.

Ad oggi sono trascorsi 7 giorni dal crollo. E siamo ancora sul campo delle scelte da compiere. Un’altra riunione è stata fissata il prossimo 13 febbraio. Cioè 11 giorni dopo il crollo del viadotto. L’Anas e il Genio Civile hanno avanzato una soluzione provvisoria, in attesa del progetto definitivo. Collocare dei tubi lungo l’asse del fiume e mettere su un a passarella. Giorni previsti 50-60 giorni, salvo gli imprevisti.

In Italia, e in Sicilia, la storia è costellata da imprevisti che poi allungano incredibilmente i tempi programmati. Un dato è certo, 50-60 giorni rappresentano un tempo, seppure considerato breve dai signori dell’Anas e del Genio Civile, assai lungo per poter reggere i danni causati all’economia del territorio, ai tanti pendolari.

C’è un’emergenza socio-economica che pare essere sottovalutata. Quel vasto territorio è nel pieno della campagna agrumaria. Le ripercussioni per l’economia sono enormi. La viabilità interna di Ribera, corso Umberto I in primis, già risente dell’eccessivo flusso veicolare. L’asfalto smotta. Dunque, facendo i conti e facendo scattare quei 50-60 giorni di lavoro necessario per ripristinare il flusso veicolare sulla SS 115 dal prossimo 14 febbraio, si arriverebbe alla prima decade di aprile.

Troppo. E’ un tempo che il territorio non può reggere. Rimane il dubbio del perché non abbiano fatto intervenire subito il Genio Militare. Gli specialisti dell’Esercito sarebbero stati in grado di ripristinare l’interruzione sulla SS115 in sei-dieci giorni. Basta guardare le altre esperienze. Al Nord invocano per le emergenze il Genio Militare.

Qui da noi, nel profondo sud, ancora stiamo a indire tavoli tecnici.

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