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CASO OMOLADE: IL GIUDICE HA DISPOSTO L’OBBLIGO DI FIRMA, FORSE GIÀ DOMANI SARÀ A RIBERA

L’attaccante del Ribera, Omolade,  non è agli arresti domiciliari. Per lui il giudice ha disposto l’obbligo di firma. Ieri sera lo ha precisato il Ribera 1954; questa mattina lo ha ribadito l’avvocato Marco Sabato.

Le precisazioni sono giunte dopo che il “caso Omolade” (l’attaccante del Ribera calcio è rimasto coinvolto in una rissa scoppiata ad un ricevimento nuziale, al ristorante Tina Pica di Palermo, la notte tra domenica e lunedì), partendo dalle pagine dei mass media locali è balzato al centro della cronaca nazionale, ripreso persino dalla Gazzetta dello Sport è da Sport Mediaset.

La società riberese ha precisato: “Akeem Omolade non è stato arrestato, anzi è stato coinvolto nella rissa assieme ad Okolie ed ha riportato a causa dell´aggressione di una terza persona nigeriana coinvolta, diverse ferite alla testa ed al braccio ed in conseguenza di ciò è stato accompagnato all´ospedale dove ha ricevuto le cure del caso e successivamente portato in Tribunale per la causa direttissima”.

Poi la società riberese del presidente Ezio Ruvolo è entrata nel dettaglio della vicenda ed ha puntualizzato: “A titolo di cronaca, il calciatore Okolie, è stato addirittura portato a casa ed accompagnato successivamente in Tribunale per essere presente anche lui alla causa. Alla fine, il giudice ha disposto per l´aggressore (Kingsley Chima Isiguzo Tochi, ndr) gli arresti domiciliari e per Omolade ed Okolie, l´obbligo della firma”.

Dichiarazioni confermate e ribadite questa mattina dall’avvocato del giovane Omolade, Marco Sabato. “Confermo quanto affermato dalla società riberese: per Omolade il giudice ha disposto l’obbligo di firma e non gli arresti domiciliari. Aggiungo che nell’udienza di domani (si svolgerà a Palermo alle 9:00, ndr) chiederò il giudizio abbreviato, perché il ragazzo è vittima e non aggressore. Spero di ottenere la revoca dell’obbligo di firma già a partire da domani”.

Poi l’avvocato palermitano ha aggiunto che ha già predisposto un’istanza “sottoscritta dal Presidente del Ribera, con la quale chiediamo la modifica del luogo relativo all’obbligo di firma, chiedendo che sia Ribera”.

Quindi, a quanto pare, in ogni caso il giocatore potrebbe rientrare già domani pomeriggio a Ribera ed eventualmente assolvere all’obbligo di firma nella città crispina, potendosi così anche allenare con la squadra. C’è da dire, comunque, che la ripresa degli allenamenti, per l’attaccante riberese, è legata anche alle sue condizioni fisiche: durante la rissa ha riportato ferite e tagli al braccio e alla testa.

Redazione Corriere

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