CARABOLLACE, QUASI TUTTO PRONTO. POTREBBE ESSERE RIAPERTO DOMANI
Da mettere a punto solo alcuni dettagli. La Procura, per emettere il provvedimento di dissequestro, deve verificare se sono state rispettate le prescrizioni imposte per la sicurezza
Mancano solo alcuni piccoli dettagli che possono essere completati nel corso della giornata. Il ponte Carabollace potrebbe essere riaperto al transito già da domani. La condizione è che la Procura trovi conforme il lavoro effettuato dall’Anas con le prescrizioni imposte per la riapertura. Il traffico stradale sul viadotto deve garantire la sicurezza. Rispetto alle ipotesi iniziali, cioè alla collocazione delle barriere new jersey, la Procura ha imposto la collocazione delle reti a distanza dai bordi del viadotto. La velocità del transito è di 30 chilometri orari, su una corsia a senso alternato. A regolare il traffico saranno due semafori. L’unica corsia si trova al centro del viadotto.
Questa soluzione rimarrà in essere almeno un anno, il tempo ipotizzato per la collocazione deio guardrail di ultima generazione. Occorreranno 1.024 metri di barriere al costo finale di 16.000 euro a metro lineare. La cifra è di 1.638.000 euro. La ditta che costruisce le barriere omologate ha una sorta di monopolio e fa parte di un noto gruppo del nord Italia. Pensate, per sostituire i guardrail del ponte Belice, tra Montevego e Castelvetrano, occorrono 7,6 milioni di euro. Il ponte infatti è lungo 2,4 chilometri con 4.8 chilometri di guardrail.
Sembra assurdo, incredibile, ma per sostituire solo i guardrail del Carabollace e del Belice occorrono 9 milioni di euro.
Il traffico sul viadortto Carabollace rimarrà a senso alternato con un’unica corsia per un anno, salvo complicazioni. L’appalto verrebbe messo a bando a settembre. E’ auspicabile che l’eventuale impresa esclusa non faccia ricorso al Tar, altrimenti i tempi si allungerebbero a dismisura. Poi i lavori. Insomma, se tutto va bene la normalità del traffico veicolare potrebbe ritornare la prossima estate.