CAPANNONI PER IL CARNEVALE: L’ESEMPIO DI VIAREGGIO

Viaggio nella Cittadella del Carnevale più famoso d’Europa

La notizia diffusa ieri dall’amministrazione di un passo in avanti nell’iter riguardante la realizzazione del centro fieristico con annessi capannoni per il carnevale (progetto di 4 milioni di euro dichiarato ammissibile ma ancora deve proseguire l’iter e non ci sono certezze) ci fa tornare a riflettere sugli anni che sono trascorsi dal momento in cui si cominciò a parlare di capannoni per costruire i carri allegorici. Possiamo dire che questa redazione ne sente parlare dai primi anni Ottanta.

Tanta acqua è passata sotto i ponti, tanti politici hanno guidato la città, ma nessuno è stato in grado di realizzarle queste strutture. Ultimamente ci sono state anche delle polemiche, la precedente amministrazione aveva avviato un percorso, l’attuale lo ha modificato. In un clima paesano ci sta anche questo.

La nostra riflessione ci porta oggi a Viareggio, la città storica del Carnevale europeo. Nella piana di Viareggio, un grande parco urbano accoglie la Città del Carnevale. I laboratori dei carri trasformano il parco urbano in un “parco animato” da carnevalesche presenze e legato ad un’attività artigianale ed artistica di grande importanza e originalità. La città del carnevale si anima e si caratterizza quindi come struttura di grande valore scenografico. L’insieme dei sedici capannoni e degli altri edifici disposti, costituisce una piazza, ambiente ideale per feste e rappresentazioni. Sulla piazza si aprono le porte da dove escono i carri, quando sono chiuse costituiscono il sipario abbassato di un particolare teatro che al suo aprirsi lascia comparire sulla scena, in una magica visione contemporanea, i sedici straordinari attori, i carri del carnevale. La città è costituita dai capannoni-laboratorio, da due nuclei di servizi e dall’edificio Museo.

Tutti gli spazi esterni sono pavimentati con materiali permeabili, divisi per colore e per forma, articolati intorno ad un disegno complessivo. Particolare attenzione si è posta per realizzare condizioni di lavoro all’interno dei capannoni, sicure ed agevoli, accogliendo suggerimenti ed osservazioni dai carristi. Ciascun capannone ha poi un impianto di spegnimento automatico, evacuatori di fumo automatici e strutture protette al fuoco. Ogni capannone ha un impianto diffuso ad aria compressa, impianto di essiccazione a pompa di calore, un impianto idrico ed elettrico ricco di leve e di corpi illuminanti. Un sollevatore mobile che interessa l’intera area del capannone, che può sollevare carichi fino ad una tonnellata. Portoni scorrevoli automaticamente, grandi finestrature esterne protette dal sole da grandi pensiline. Tutta l’architettura del complesso è estremamente curata, con scelta di materiali che consentono una ridottissima manutenzione. Una cittadella del Carnevale. Viareggio ha pensato di fare le cose perbene e tutto ciò deve essere da esempio per una realtà come la nostra dove la programmazione non fa parte del vocabolario della politica.

Archivio Notizie Corriere di Sciacca

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *