CALCESTRUZZI BELICE, RASO INCONTRA VICE MINISTRO BUBBICO

Come da impegno assunto lo scorso gennaio a Sciacca dal segretario nazionale Susanna Camusso, si è svolto a Roma un incontro con il vice ministro Bubbico per affrontare la delicata questione della Calcestruzzi Belice, l’azienda di Montevago confiscata alla mafia e poi fallita per un debito poche decine di migliaia di euro, con conseguente liceziamento di undici operai.

All’incontro era presente il segretario provinciale del sindacato, Massimo Raso. Bubbico avrebbe condiviso le valutazioni della Cigil sulle troppe stranezze di questa vicenda, annunciando che compirà passi formali in direzione del Ministero della Giustizia e dell’Eni la società creditrice dei 30 mila euro che hanno determinato il fallimento.

Il Direttore dell’Agenzia nazionale per i beni conficati, Prefetto Umberto Postiglione, ha illustrato quanto fin qui fatto dall’Agenzia, dichiarandosi disponibile ad un ulteriore approfondimento tecnico con la Cgil in relazione alla richiesta di ritiro dei licenziamenti.

“Come sindacato – dice oggi Raso – abbiamo ribadito che unico nostro interesse è la ripresa dell’attività della Calcestruzzi Belice e la fine di questo incubo. La Cgil si è riservata di produrre, nelle sedi opportune, anche quelle giudiziarie, ogni iniziativa utile a questo obiettivo”.

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