AZIENDA AUTONOMA DELLE TERME: A CHI SERVE MANTENERLA ANCORA IN VITA?

Un Commissario straordinario, cinque dipendenti e nessuna funzione operativa

La Regione degli sprechi non si contraddice mai. Da anni, e cioè dagli inizi del 2006, la vecchia Azienda Autonoma delle Terme è posta in liquidazione. E’ priva di qualsiasi funzione operativa, ha un Commissario Straordinario e 5 dipendenti (gli altri hanno optato per rimanere alla Terme di Sciacca Spa e per svolgere servizio in altri enti regionali). Non basta tutti ciò, che è già molto in un periodo in cui si invocano tagli e sprechi alla spesa pubblica. La vecchia Azienda Autonoma delle Terme detiene, tramite l’assessorato al Turismo, il 27% delle azioni, il resto, 73% è in mano dell’assessorato all’Economia. Ebbene, per porre fine definitivamente alla vita della inutile e inoperante Azienda Autonoma delle Terme, il Commissario Straordinario deve compiere un atto semplice, quanto banale. Partecipare all’assemblea straordinaria dei soci dinanzi il notaio e cedere quel 27% delle azioni all’assessorato regionale all’Economia. Dinanzi al notaio devono recarsi due soci, la Terme di Sciacca Spa e la vecchia Azienda Autonoma delle Terme. Espletato questo semplice passaggio, la Regione metterebbe la parola fine ad una situazione tanto incresciosa quanto misteriosa.

Rivolgiamo una domanda al presidente della Regione, Raffaele Lombardo e all’assessore regionale all’Economia, Gaetano Armao: perchè la Regione tollera tale situazione e non è in grado di usare autorevolezza?

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