ASSOLTI IN APPELLO I POLIZIOTTI SAVOIA E MASTROTODARO. ERANO STATI ACCUSATI DI LESIONI PERSONALI A DANNO DI UN RAPINATORE

Sono stati assolti dalla prima sezione della Corte di Appello dall’accusa di lesioni personali al pregiudicato Bartolomeo Licciardi, 57 anni di Bagheria, i funzionari del locale Commissariato di Polizia di Stato, Piero Maria Savoia (vice Commissario) e Luciano Mastrotodaro.

La Corte, formata da Giuseppe Garofalo, presidente e dai consiglieri Sergio La Commare e Donatella Puleo, ha riconosciuto che i due funzionari della Polizia di Stato hanno agito al fine di adempiere un dovere proprio d’ufficio (art. 53 del c.p). La sentenza della Corte d’Appello ha riformato la sentenza di condanna emessa dal tribunale di Sciacca il 21 marzo del 2010, giudice monocratico Enzo Agate.

I due sono stati assistiti dagli avvocati Giovanni Vaccaro e dallo studio Di Paola.

I fatti risalgono alla sera del 10 aprile del 2004. Nella città termale vi erano state rapine al Banco di Sicilia e al Credem. La Polizia di Stato in serata fermò Licciardi, trovato a bordo della Fiat Uno rubata. Poco distante i poliziotti rinvenirono una borsa contenente attrezzi da scasso. Fu ammanettato e portato in Commissariato. Secondo la pubblica accusa, nel processo di primo grado, sarebbe stato gravemente maltrattato da Piero Maria Savoia e da luciano Mastrotodaro, tanto tanto da riportare lesioni.

Lucciardi era ricercato dai carabinieri di Ficarazzi in ordine ad un provvedimento restrittivo emesso dalla Procura presso il Tribunale di Termini Imprese per reati di estorsione, ricettazione e possesso di chiavi alterate e grimaldelli. Sulla fedina penale del Lucciardi figurano numerose condanne. Anche il P.G, nel corso della sua discussione, ha chiesto l’assoluzione.

 

(Nella foto il vice commisario Piero Maria Savoia)

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