Allarme rosso nel comprensorio agricolo: il lago Arancio non reggerà il 2026

“Rischiamo di perdere la stagione irrigua”: sindaci in pressing sulla cabina di regia regionale

I sindaci di Sciacca, Menfi, Santa Margherita di Belice e il commissario straordinario di Sambuca di Sicilia hanno incontrato il Dipartimento dell’Agricoltura della Regione Siciliana per affrontare la grave crisi idrica che minaccia la stagione irrigua 2026 nel comprensorio del lago Arancio. Alla riunione erano presenti anche i vertici del Consorzio di Bonifica AG3 e il capo di gabinetto dell’Assessorato regionale all’Agricoltura. È stato confermato che l’acqua del lago Arancio viene attualmente trasferita verso la diga Garcia, in forte sofferenza e necessaria per l’approvvigionamento idrico civile della provincia di Trapani. Tuttavia, nel lago Arancio restano solo circa 6 milioni di metri cubi, una quantità insufficiente per garantire l’irrigazione dei territori agricoli dei quattro Comuni. Gli amministratori hanno espresso forte preoccupazione: il trasferimento verso la Garcia, pur motivato dall’emergenza civile, rischia di lasciare senza risorse un’area che vive quasi esclusivamente di agricoltura, con potenziali danni economici e sociali molto gravi. Durante l’incontro si è discusso anche di soluzioni strutturali, tra cui il recupero delle acque reflue trattate dal depuratore di Sciacca, per le quali il Dipartimento e il Consorzio hanno dato disponibilità ad aprire un tavolo tecnico. Ma si tratta di interventi non risolutivi nell’immediato. Per questo i Comuni chiederanno un incontro urgente alla cabina di regia regionale per valutare misure correttive sul trasferimento delle acque e garantire la riserva necessaria alla stagione irrigua 2026, evitando che l’emergenza agricola si trasformi in una crisi sociale.